Pronto Badante, il Covid-19 non ferma il sostegno agli anziani fragili

Il sostegno agli anziani fragili non si ferma in tempo di coronavirus. Pronto Badante, il progetto della Regione Toscana, è in funzione e si è adeguato al periodo di emergenza sanitaria per fornire un aiuto concreto alle famiglie in difficoltà.

Con la cooperativa sociale Minerva, che è stata confermata gestore del servizio nell'area della Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa, tutte le attività di assistenza, informazione e tutoraggio sono state potenziate, tramite un costante monitoraggio telefonico. Gli anziani potranno ricevere, inoltre, tutte le informazioni necessarie per la consegna a domicilio della spesa alimentare, dei farmaci o di altra loro utilità.

L'obiettivo del progetto Pronto Badante, nato nel 2015, è quello di sostenere la famiglie nel momento in cui si presenta la prima fase di fragilità dell'anziano, garantendole un adeguato punto di riferimento per avere informazioni sui percorsi socio-assistenziali presenti sul territorio e un sostegno economico per l'attivazione di un rapporto di assistenza familiare con una/un badante.

A chi è rivolto e come si attiva

Il progetto è rivolto a persone anziane di età uguale o superiore a 65 anni, residenti in Toscana, che si trovano per la prima volta in un momento di difficoltà, fragilità o disagio e che non hanno già in atto un progetto di assistenza personalizzato (pap) con i servizi territoriali.

Attivo e potenziato quindi il numero verde 800 59 33 88 (da lunedì a venerdì dalle 8 alle 19,30 e il sabato dalle 8 alle 15), attraverso il quale il servizio viene prende il via.

Il progetto prevede inoltre l'erogazione di un contributo di 300 euro una tantum, a conclusione del periodo di attivazione di un rapporto di lavoro regolare e occasionale con una/un assistente familiare (fino a un massimo di 30 ore), per le prime necessità. La prestazione lavorativa deve essere effettuata da una/un assistente familiare ad esclusione del coniuge e dei soli parenti di primo grado.

Il progetto risponde e si adatta quindi anche all'indicazione di 'restare in casa', dal momento che fornisce un supporto fattivo e a domicilio per gli anziani, che in questo momento di emergenza, può avvenire anche tramite la rete familiare.

Fonte: ocietà della Salute Empolese Valdarno Valdelsa

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