Coronavirus, soddisfazione Cia: In nuovo DPCM riaprono le aziende forestali della Toscana

Le aziende forestali, industria del legno (ma anche manutentori del paesaggio e del verde pubblico) potranno riprendere a lavorare già da martedì 14 aprile. Una bella e auspicata vittoria targata Cia Agricoltori Italiani della Toscana e Toscana Centro contenuta nel DPCM presentato questa sera dal premier Conte (QUI LA NOTIZIA).

È questo il risultato del lavoro di concertazione portato avanti anche da Cia Agricoltori Italiani Toscana e Toscana Centro con il Governo e con la Regione Toscana, che sembrerebbe avere allargato nel nuovo dpcm, di prossima presentazione, la lista di attività consentite in questo momento di emergenza. «Una novità molto importante per tutte le aziende forestali della Toscana – sottolinea Luca Brunelli, presidente Cia Toscana – che stanno attraversando già momenti difficili e che non avrebbero potuto sopravvivere ad una chiusura prolungata. Adesso ci auguriamo di poter risolvere altri problemi importanti a partire dall'impellente richiesta di manodopera per i prossimi e imminenti lavori nei campi».

Un plauso va all’assessore regionale Marco Remaschi che ha recepito le richieste del mondo forestale toscano attivandosi con il ministro delle politiche agricole Teresa Bellanova.

«Grazie anche al nostro impegno – afferma Sandro Orlandini, presidente Cia Toscana Centro - altre attività legate all’agricoltura e alla silvicoltura potranno riprendere la strada verso la normalità. Si tratta di un risultato politicamente molto importante che consente a molte aziende del nostro territorio – Montagna pistoiese e Mugello - di ricominciare dopo tanti giorni di stop forzato. Un esito negativo in questo senso, avrebbe provocato un ritardo nelle operazioni di sgombro delle tagliate ed inevitabilmente avrebbe visto danneggiato il nostro già fragile patrimonio boschivo. La primavera – aggiunge - è sicuramente la stagione dove le operazioni in campagna si fanno con maggiore produttività e mancando una quantità importante di biomassa ci troveremo ad importare dall'estero quantità di legname».

Fonte: Cia Toscana - Ufficio Stampa

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