Questa mattina, 8 aprile, è crollato il ponte stradale sul fiume magra, ad Albiano Magra, nel comune di Aulla.
Crolla ponte sul Magra
Crollo del ponte di Albiano, ipotesi di disastro colposo
Crollo del Ponte, Rossi scrive al presidente del consiglio: “Stato di emergenza e norme acceleratorie per la ricostruzione”
Stato di emergenza nazionale, per la strategicità dell’infrastruttura, e norme acceleratorie per una rapida ricostruzione dell’opera. Sono queste le principali richieste avanzate dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, in una lettera inviata al premier Giuseppe Conte a seguito del crollo del viadotto della ex strada provinciale 70, oggi gestita da Anas, ad Albiano Magra, frazione del Comune di Aulla (Ms).
“Provvederemo – scrive il presidente – quanto prima a trasmettere le prime stime dei danni diretti e indiretti, ma riteniamo essenziale procedere con la massima celerità alla ricostruzione del viadotto”.
Per questa ragione il presidente Rossi chiede al governo di adottare “specifiche disposizioni derogatorie e acceleratorie”, analogamente a quanto previsto per il crollo del ponte autostradale Polcevera a Genova, e di individuare un commissario straordinario, che il presidente suggerisce di individuare nell’amministratore delegato dell’Anas.
Stella (FI): "In Toscana ci sono 632 ponti a rischio, Regione e Governo intervengano"
"Il crollo del ponte di Caprigliola è un drammatico campanello d'allarme, che ci ricorda che ci sono 632 ponti, cavalcavia e viadotti della Toscana che necessitano interventi a priorità urgente o alta, e messi in sicurezza, su un totale di 1.845 opere infrastrutturali della nostra regione che vanno monitorate. Enti locali e Governo si devono attivare immediatamente per reperire i fondi e approntare un crono-programma dei lavori, la sicurezza degli automobilisti è una priorità assoluta: ci aspettiamo risposte celeri da parte delle autorità competenti". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia), commentando il crollo del ponte stradale di Caprigliola sul fiume Magra, al confine tra Liguria e Toscana, in località Albiano Magra (Massa Carrara).
"Occorre un piano di azione urgente delle Istituzioni locali e nazionali - è l'invito di Stella - per trovare le risorse necessarie a portare avanti questo processo di progressiva messa in sicurezza delle infrastrutture, e riuscire a non arrivare a situazioni di reale emergenza che prevedano la chiusura o la limitazione del transito. Non possiamo sottovalutare l'allarme lanciato già lo scorso anno dagli esperti dell'Università di Pisa, da cui risulta che c'è un tarlo che sta erodendo i ponti toscani. Un bug di progettazione con cui è stato costruito oltre il 95% dei piccoli e medi cavalcavia e sovrappassi in tutta la regione fra gli anni '60 e '70, e che da tempo costringe Comuni, Prefetture, Province a chiuderli o a interdirli ai mezzi pesanti proprio per il rischio di crolli".
Crollo del ponte, Bergamini (FI) "Gravissimo, allarmi ignorati"
"La notizia del crollo del ponte ad Albiano Magra, nel comune di Aulla, in provincia di Massa Carrara, è gravissima. I primi allarmi sulle condizioni relative alla stabilità dell’infrastruttura risalgono addirittura al 2013, ma caddero nel vuoto. Probabilmente perché un’eventuale chiusura del ponte avrebbe compromesso la viabilità locale con ricadute economiche importanti su tutto il territorio. Inoltre, proprio in un recente controllo, l’Anas avrebbe escluso l’ipotesi di rischi strutturali per il ponte. A tale proposito, chiederemo con la massima fermezza tutte le informazioni necessarie per accertare eventuali responsabilità. Fortunatamente il lockdown per il Coronavirus ha evitato una strage. Si usi questo periodo di emergenza, vista la diminuzione del traffico nelle strade, per controllare la nostra rete infrastrutturale, e ripristinare le condizioni di sicurezza per i cittadini laddove ce n’è urgente bisogno". Lo dichiara in una nota Deborah Bergamini, vicepresidente della Commissione Trasporti alla Camera e responsabile Trasporti, Tlc e poste di Forza Italia.
Crollo del ponte, Donzelli (FDI): "Infrastrutture in mano a chi attenta alla vita dei cittadini"
"Il crollo del viadotto Albiano nel Comune di Aulla in provincia di Massa Carrara è l'ennesimo disastro della gestione delle infrastrutture italiana, che se non fosse avvenuto in questo particolare momento avrebbe potuto trasformarsi in una tragedia pesantissima. Un fatto che, dopo il crollo del ponte Morandi e molti altri casi di incuria e fragilità, dimostra totale inadeguatezza del sistema: presenteremo un'interrogazione urgente per fare chiarezza sulle responsabilità. Serve rapidità e decisione: non si possono lasciare in mano le infrastrutture a chi mette a rischio la vita dei cittadini". Lo afferma il deputato di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli.
"In una lettera che seguiva ad un sopralluogo del novembre scorso - sottolinea Donzelli - Anas aveva assicurato, nero su bianco, che il viadotto 'non presenta al momento criticità tali da compromettere la sua funzionalità statica'. Oltre ai gravi fatti di cronaca a cui abbiamo purtroppo assistito, da varie zone della Toscana e di tutta Italia i cittadini segnalano crepe, anomalie, mancanza di manutenzione. In questo contesto che nessuno provi a correlare questo fatto all'emergenza sanitaria che stiamo vivendo - conclude Donzelli - l'Italia ha bisogno di un piano serio per le infrastrutture che garantisca sicurezza ai cittadini".
Crollo del Ponte, Uil Toscana e Liguria: "Chiarire in fretta cause ed eventuali responsabilità"
I segretari generali Nocentini (Uil Toscana) e Ghini (Uil Liguria): “Si riaffaccia la paura per la sicurezza delle nostre infrastrutture”. Il segretario Uil area nord Toscana, Borghini: “Non è possibile un crollo del genere a pochi mesi dalle verifiche”.
Dichiarazione dei segretari generali Uil Liguria e Uil Toscana, Mario Ghini e Annalisa Nocentini. “Apprendiamo con sconcerto del crollo del ponte di Albiano che collega la provincia di La Spezia a quella di Massa Carrara. Dopo la tragedia del ponte Morandi si riaffaccia, con tutta la sua drammaticità, la paura per l'incolumità delle persone, i dubbi sulla sicurezza delle nostre infrastrutture e la consapevolezza del duro percorso che si dovrà intraprendere per ripristinare il viadotto. Restiamo in attesa di comprendere la causa del cedimento e rimaniamo a disposizione di lavoratori e cittadini per quanto concerne il supporto sui due territori. Tragedia si somma a tragedia, chiediamo alle istituzioni di chiarire quanto prima i fatti e di aprire nuovamente un'unità di crisi sulle infrastrutture regionali. Non possiamo assistere inermi al crollo di opere indispensabili e necessarie per la vita quotidiana delle persone, dobbiamo avviare una rapida analisi su tutte le opere infrastrutturali del Paese perché non si può giocare con la fortuna per salvaguardare la vita dei cittadini come è accaduto oggi”.
Franco Borghini, segretario Uil area nord Toscana: “Dalle notizie che ci arrivano a pochi minuti dal crollo del ponte di Albiano Magra sembra che non ci siano vittime ed è certamente importante non pagare questo disastro con vite umane. Ed è solo una coincidenza, fortuita nel caso: perché a condizioni normali, in assenza dell’emergenza Covid19, su quel viadotto passano ogni giorno migliaia di mezzi, di auto e camion”. A dichiararlo è il segretario della Uil area nord Toscana, Franco Borghini, che poi entra nel merito di quanto accaduto: “Non è assolutamente possibile veder crollare un ponte a quel modo, collassato su se stesso come un castello di carte, dopo che i tecnici Anas avevano effettuato un sopralluogo all’infrastruttura solo a novembre. A sollecitarlo i cittadini avevano paura perché si erano verificate delle grosse crepe. Eppure non era stata applicata alcuna misura restrittiva alla circolazione. Ora pretendiamo un controllo accurato di quanto successo, di verificare le eventuali responsabilità che devono essere accertate e perseguite con determinazione. Al tempo stesso – conclude – lavorare per trovare una soluzione veloce, nell’immediato e per una ricostruzione rapida, perché quella infrastruttura è vitale per le aziende e i residenti di Albiano Magra che altrimenti resterebbero quasi isolati”.
Crollo del Ponte, Mugnai e Mazzetti (FI): "Qualcuno dovrà risponderne"
"Le normative nazionali sulla limitazione al traffico auto e alla popolazione per emergenza Covid-19 hanno evitato il consueto passaggio sul ponte di auto. Altrimenti come ogni giorno prima dell'emergenza il flusso di traffico sarebbe stato altissimo per un ponte così importante. Si è rischiata una tragedia ."
"Il ponte di Albiano Magra di competenza ANAS, nella zona di Aulla in Lunigiana unisce la Statale della Cisa con la provinciale di Albiano, il tutto non lontano da La Spezia. Un tratto di strada quindi molto importante fra le due regioni Toscana e Liguria. Ci auguriamo adesso che presto venga fatta luce sulle cause di questo crollo improvviso e inaspettato visto che nella seconda metà del 2019 si apprende, Anas aveva confermato e garantito per iscritto la stabilità della infrastruttura senza quindi dare adito ad allarmi e confermando in sostanza la sicurezza e il via libera al traffico. Ora pretendiamo risposte chiare sul crollo. Da tempo, ci preme ricordarlo, si devono applicare gli obblighi che ha Autostrade per l’Italia anche agli altri Concessionari. Infine ribadiamo il nostro appello, soprattutto adesso con un traffico molto limitato di mezzi a quattro ruote, di effettuare controlli attenti ed approfonditi su viadotti e ponti di tutto il territorio nazionale. E' di tutta evidenza purtroppo, che questa deve essere una priorità".
Paolo Marcheschi (Fdi). “Non si può andare avanti così”
“Come si può andare avanti così in Italia? Lo scorso 4 novembre, dopo la segnalazione di una crepa, Anas aveva ispezionato il ponte di Albiano Magra non riscontrando criticità tali da intraprendere provvedimenti emergenziali. E l’8 di aprile il ponte è crollato. Nonostante le rassicurazioni di Anas, il sindaco di Aulla aveva chiesto verifiche più approfondite visto il continuo e forzato passaggio di mezzi pesanti -dichiara il Consigliere regionale Paolo Marcheschi- Si tratta dell’ennesimo disastro della gestione delle infrastrutture italiane, che non si è trasformato in una tragedia, come avvenuto per il Ponte Morandi di Genova, soltanto perché le restrizioni, per l’emergenza coronavirus, avevano quasi azzerato la circolazione. Più volte abbiamo chiesto alla Regione Toscana di sollecitare Anas a controllare viadotti e ponti regionali, dopo anche la nota vicenda del viadotto Puleto della E45 sequestrato dalla Procura di Arezzo perché a rischio crollo. Si deve fare chiarezza sulle responsabilità. Le infrastrutture non possono essere lasciate in mano a chi mette a rischio la nostra vita”.
Crollo del Ponte, Giani: "Investire in infrastrutture e opere pubbliche impegno della ripresa"
"Si è sfiorata la tragedia; questa vicenda è il campanello di allarme per un rinnovato impegno sulle infrastrutture in Toscana, anche se in questo caso la competenza non è della Regione Toscana: ha fatto bene il ministro delle infrastrutture, Paola De Micheli a chiedere immediata relazione ad Anas".
Così il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, che si è recato a Massa Carrara, dove è crollato questa mattina il ponte tra la statale della Cisa e la Provinciale di Albiano, frazione di Aulla.
"Tutto ciò che riguarda il territorio della Toscana - continua Giani - deve trovarci impegnati a investire su infrastrutture e opere pubbliche come capisaldi della ripresa per la fase 2 dell'emergenza coronavirus".
Il presidente, che sarà sul posto nel giro di un'ora circa, ha ribadito la soddisfazione perché, per fortuna, non ci sono state vittime e perché uno dei conducenti, pur rimasto ferito, non sarebbe in pericolo di vita.
Crollo del ponte, Vescovi: "Evento annunciato"
"Purtroppo la tragica esperienza del ponte "Morandi" a Genova-afferma il Senatore Manuel Vescovi della Lega- non è minimamente servita a evitare il crollo di quello di Albiano in Lunigiana. Meno male che, anche per le misure adottate per l'emergenza Coronavirus il ponte era pressoché deserto, pur se una persona è rimasta ferita ed un'altra ne è uscita miracolosamente illesa. Un fatto che, molto probabilmente poteva essere evitato se si fossero adottate delle idonee e tempestive contromisure, anche a seguito di diverse segnalazioni provenienti dalle persone del posto. L'Anas-sottolinea il Senatore-aveva, tra l'altro, rilasciato un documento inviato alle amministrazioni locali in cui, l'estate scorsa, affermava, in pratica, che la situazione fosse sotto controllo, cosa poi purtroppo lontana dalla realtà, considerato quanto successo." "Il nostro auspicio-conclude Manuel Vescovi-è che si faccia, dunque, piena chiarezza sulle reali responsabilità e che i colpevoli vengano sanzionati in modo adeguato; quanto accaduto al confine fra Toscana e Liguria, ripropone, quindi, l'annosa problematica relativa alla sicurezza di ponti e viadotti in Italia che necessiterebbero di una continua e maggiore attenzione da parte delle autorità competenti.
Crollo del ponte, CNA Fita Toscana: "Immagini disarmanti"
Purtroppo torniamo a commentare l’ennesimo e triste episodio di un ponte che è drammaticamente venuto giù.
Sembra paradossale, ma se oggi non piangiamo le vittime che ci sarebbero potute essere è grazie al Corona Virus e alle misure di contenimento in atto, che come sappiamo hanno ridotto fortemente la circolazione dei mezzi sulle nostre strade.
Le immagini che abbiamo visto sono disarmanti e lasciano attoniti; in attesa di conoscere nel dettaglio le cause e le dinamiche del crollo, non può in ogni caso passare inosservato il fatto che nel mese di novembre sia stato fatto un sopralluogo, il cui esito da parte dell’ente gestore ne scongiurava una condizione di pericolosità.
Un tale episodio che, se venisse accertato che le cause sono la conseguenza di un cedimento strutturale, porrebbe inevitabili interrogativi, che andrebbero oltre il mero accertamento delle responsabilità.
Più volte CNA FITA ha stigmatizzato la necessità di affrontare il tema infrastrutturale con urgenza, sottolineando in modo particolare la necessità di mettere in sicurezza il patrimonio infrastrutturale esistente con opere di manutenzione straordinaria, e continuerà a farlo in ogni sede e in ogni forma che avremo a disposizione.
La sicurezza di percorrere le nostre strade, specie per chi come il settore dell’autotrasporto lo fa per rendere un servizio indispensabile alla collettività, deve rappresentare un diritto irrinunciabile sul quale manterremo alta la nostra attenzione.
Crollo del Ponte, Valerio Fabiani (PD): "Immagini scioccanti"
"Le immagini che ci arrivano dalla Lunigiana sono davvero scioccanti. Pensiamo a quale catastrofe sarebbe accaduta se fossimo in un periodo di mobilità normale. Ho parlato con amministratori ed esponenti del partito locale, che mi hanno confermato quanto si apprende dalla stampa: per fortuna è stata evitata una tragedia, benché un lavoratore sia rimasto ferito e uno sia sotto shock. Mi hanno anche rappresentato una situazione molto dura per un territorio già colpito dall'emergenza Covid-19 e che oggi vede collassare il ponte sul Magra, un'infrastruttura fondamentale di collegamento sia tra la frazione di Albiano Magra e il capoluogo del comune Aulla, sia tra Toscana e Liguria. In quella porzione di Toscana, e in particolare in quella parte della provincia di Massa Carrara, le relazioni con il territorio spezzino sono molto forti. Il danno è quindi davvero serio e la situazione grave, occorre intervenire subito e accertare le responsabilità tecniche di quanto accaduto. Mi risulta infatti un ripetuto coinvolgimento di ANAS da parte del Comune di Aulla, richieste di sopralluoghi per una valutazione dello stato del ponte e un intervento di ANAS per suturare una crepa non più tardi dello scorso novembre. Questo fatto grave, l'ennesimo, ci impone poi ancora una volta il tema di un non più rimandabile monitoraggio capillare delle infrastrutture sempre più fragili del nostro Paese e di un piano straordinario di manutenzioni".
Crollo del Ponte, Filca-Cisl: “Investire sulle infrastrutture per evitare altri disastri e vittime”
“Lo ribadiamo da tempo che le infrastrutture sono necessarie per la crescita e lo sviluppo del paese ma quanto accaduto stamani, sulle cui cause chiediamo una verifica certa e rapida, evidenzia ancora una volta il forte ritardo sullo sviluppo infrastrutturale del nostro Paese.” A dirlo sono i segretari della Filca-Cisl Toscana, Simona Riccio, e della Filca-Cisl Liguria, Andrea Tafaria.
“Il Paese ha bisogno di partire dalle infrastrutture e dal rispetto del suolo e senza investimenti pubblici seri su questo fronte, lo sviluppo e la messa in sicurezza delle opere e del nostro territorio, non potrà avvenire, causando ulteriori disastri e vittime. E’ evidente che c’è un ritardo politico sulle piccole e grandi opere. Le risorse ci sono e immediatamente spendibili.”
“Le opere pubbliche servono al Paese per migliorare la vita dei cittadini e ridurre quel costo aggiuntivo che limita la nostra capacità competitiva. La Toscana e la Liguria, come tutto il Paese, non possono più aspettare! Occorre passare dalle fase progettuali alle fase di realizzazione per interventi seri di ricostruzione di un tessuto infrastrutturale indispensabile per il nostro territorio, per lo sviluppo occupazionale e per la sicurezza dei cittadini.”
Crollo del Ponte, Fattori: "Investire in interventi di manutenzione e messa in sicurezza"
“Prima il ponte Morandi di Genova, adesso quello di Albiano: quanti altri viadotti, ponti e cavalcavia devono crollare prima che si capisca, anche in Toscana, quali sono le reali priorità infrastrutturali? Noi andiamo ripetendo da sempre, inascoltati, che invece delle grandi opere inutili tanto care al Pd e alla destra, come l’autostrada Tirrenica o l’ampliamento dell’aeroporto di Firenze, servono piuttosto interventi di manutenzione sulle infrastrutture di prossimità e per la messa in sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologico”. È quanto ha affermato il candidato presidente della Regione per Toscana a Sinistra, Tommaso Fattori, commentando la notizia del crollo del ponte stradale di Caprigliola sul fiume Magra, al confine tra Liguria e Toscana, in località Albiano Magra (Massa Carrara). “Nel novembre scorso l’Anas aveva effettuato un controllo d’emergenza sul ponte, in seguito alla segnalazione di una vistosa crepa sul viadotto notata da alcuni viaggiatori. Anas aveva assicurato che tutto era a posto e non aveva sospeso la viabilità. Oggi si è sfiorata l’ennesima tragedia dovuta a incuria e abbandono”, ha aggiunto Fattori. “La Regione deve abbandonare immediatamente tutti i progetti di grandi opere dannose per l’ambiente e per la salute destinando più risorse al riassetto idrogeologico del territorio e alla manutenzione di ciò che esiste già ma si trova in condizioni di degrado e abbandono. E’ un modo per creare lavoro e garantire sicurezza”.
Ponte crollato. La Pietra (FdI): specchio del malgoverno della sinistra e di Conte
"Esprimo la mia vicinanza e di Fratelli d'Italia a chi è rimasto coinvolto nel crollo del ponte di Albiano, un asse strategico che collega la Sp70 con la Sp62, al confine tra Liguria e Toscana, e che era stato controllato non più tardi del 3 novembre scorso ed era stato dichiarato sicuro dall’Anas. Rendere sicure ed efficienti le nostre infrastrutture è un dovere ed una necessità, per proiettarci nel futuro con una visione che non sia solo e sempre subordinata a 'conticini' economici da terzo mondo, ma adeguata ad una sesta potenza mondiale quale è l'Italia". Lo dichiara il senatore di Fratelli d'Italia, Patrizio La Pietra.
Ferri: "La ricostruzione non può aspettare"
“La ricostruzione non può aspettare. Chiediamo al Governo di nominare subito un commissario straordinario per la ricostruzione del ponte di Albiano. Occorre un’unica figura che possa dettare i tempi rapidi per realizzare l’opera che è strategica per i nostri territori e che collega la Toscana con la Liguria. Unica risposta seria che la politica possa dare. Ricostruire
presto il ponte e dimostrare efficienza e serietà nella risposta. Lo chiede la popolazione, lo chiede l'emergenza, lo chiediamo anche noi con urgenza. “ Cosimo Maria Ferri Componente Commissione Giustizia Camera dei Deputati
Legambiente: “Per la ripartenza del Paese serve un piano per la messa in sicurezza del territorio e delle sue infrastrutture a partire dalla rete nazionale dei viadotti”
“Dopo il Ponte Morandi di Genova, crolla l'ennesimo ponte in Italia e questa volta in piena emergenza coronavirus. Le immagini del crollo del Ponte ad Albiano Magra sono davvero impressionanti e mostrano ancora una volta un'Italia fragile anche dal punto di vista infrastrutturale. In quest'ultima settimana si sta parlando molto e giustamente dell’exit strategy dall’emergenza coronavirus che il Paese dovrà mettere in campo per ripartire a livello economico e occupazionale. Ebbene la messa in sicurezza del nostro Paese, delle sue infrastrutture e del territorio deve essere una di queste priorità che il Governo deve mettere al centro della sua agenda politica. Non sono ammessi più ritardi. Si usi calcestruzzo e tondini per mettere in sicurezza la rete nazionale dei viadotti, e non per realizzare nuove autostrade o pedemontane. La ripartenza dell'Italia deve iniziare in primis dal suo territorio, tutelando al tempo stesso la vita delle persone, garantendo l'occupazione, puntando su semplificazioni e controlli e non su deregulation e far west”, così dichiara il Presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani.
“L’insegnamento del ponte Morandi non è servito evidentemente a nulla. Il ponte crollato oggi ad Albiano Magra, frazione del comune di Aulla in provincia di Massa-Carrara, era sotto osservazione. Stiamo parlando di un nodo cruciale nell’ambito degli spostamenti e dei trasporti e di un tratto strategico che collega la Toscana alla Liguria; senza contare che il ponte si trova in un contesto già critico per il dissesto idrogeologico e per altro di una zona sismica. Per fortuna il lockdown e l'isolamento forzato delle persone nelle proprie abitazioni per via dell’emergenza coronavirus ha evitato il verificarsi di una strage. La vera priorità per il nostro Paese deve essere la manutenzione delle infrastrutture e la messa in sicurezza del territorio, non il realizzare grandi e inutili opere. Inoltre è fondamentale che vengano realizzati monitoraggi e controlli capillari su tutto il territorio nazionale”, dichiarano Fausto Ferruzza, presidente Legambiente Toscana e Santo Grammatico, Presidente Legambiente Liguria.
Montemagni e Calla (Lega): "Crollo frutto di negligenza"
"Fortunatamente le restrizioni determinate dall'emergenza Coronavirus-affermano Elisa Montemagni ed Andrea Cella, rispettivamente Capogruppo in Consiglio regionale e Segretario provinciale della Lega-hanno ridotto al minimo gli spostamenti e quindi il rovinoso, ma purtroppo, non del tutto inaspettato crollo del ponte di Albiano fa registrare un solo ferito. Esiste un documento di Anas che, nell'estate scorsa, rassicurava l'amministrazione comunale di Aulla e la Provincia di Massa-Carrara sulla stabilità della stessa struttura che, quindi, non avrebbe dovuto essere sottoposta a specifici lavori." Il problema della sicurezza sui ponti e viadotti italiani nonostante la tragedia del "Morandi" a Genova resta, dunque, di una drammatica attualità e ciò dovrebbe fare attentamente riflettere chi ha potere decisionale in merito. Ora-concludono Elisa Montemagni ed Andrea Cella-ci aspettiamo un'indagine veloce e rigorosa da parte degli inquirenti ed una successiva equa condanna nei confronti di chi verrà giudicato colpevole.
Fonte: Uffici Stampa
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