"Diamo liquidità immediata per 400 miliardi di euro alle imprese, 200 per il mercato interno, altri 200 per l’export. È una potenza di fuoco". Con queste parole Giuseppe Conte ha annunciato il 'Decreto Liquidità', approvato oggi in un lungo Cdm. Si prevede garanzie al 100% dello Stato sui prestiti sia per autonomi che per imprese. La percentuale scende al 90% e all'80% a seconda della grandezza della società.
Tra le altre misure l'estensione del golden power per evitare che imprese italiane siano svendute, ma anche lo stop di due mesi al versamento delle ritenute d'acconto (ulteriore proroga rispetto al Cura Italia). Infine credito d’imposta del 50% sulle spese per l'acquisto di mascherini e sistemi di protezione.
Il premier però dichiarato di "star lavorando parallelamente a provvedimenti di ampia prospettiva" per un massiccio intervento a difesa delle fasce di popolazione più a rischio: "Ad aprile sarà varato un provvedimento poderoso con all'interno strumenti volti a sostenere le famiglie e le categorie in difficoltà. Ci rendiamo conto che questa emergenza non è solo sanitaria, di per sé già molto dolorosa, ma economica e sociale".
"Ci auguriamo che questa pasqua possa diventare il momento in cui la curva epidemica diventi sotto controllo o addirittura discendente e ci consenta di programmare una fase successiva, quella dove cercheremo di proiettarci verso una rinascita, una nuova primavera, predisponendo misure per ripartire con forza e recuperare il terreno perduto e reagire nel migliore dei modi", conclude Conte.
Nel Cdm è stato approvato anche un decreto per la scuola che di fatto rende obbligatoria la didattica a distanza e stanzia 75 milioni per per l'acquisto di pc e tablet per gli studenti meno abbienti. Trasformati gli esami di stato e quelli della scuola secondaria di secondo grado che saranno per così dire adeguati al reale percorso di studi fatto. Se non si torna in aula a maggio gli studenti saranno ammessi all'anno successivo, ma saranno valutati sulla base del percorso fatto, mentre la maturità si terrà online senza scritti. È stata anche annunciata l'assunzione di 4500 insegnanti, mentre è stato spiegato che quest'anno non saranno aggiornate le graduatorie di istituto.
Una parola anche sulla eventuale fine della quarantena: "Non siamo in condizione di dare una data. Siamo in ascolto del comitato scientifico, seguiremo insieme la curva epidemiologica e faremo le valutazioni. Saremmo più felici se potessimo allentare le misure, ma fissare una data oggi significa anticipare qualcosa privo di senso e non è questo il nostro metodo. Dovremo fare sacrifici ancora per un po', poi in una fase successiva ovviamente dovremo mantenere certi protocolli di sicurezza a lungo"
Alla domanda di un giornalista il premier Conte ha ribadito anche la sua posizione in Europa: "Abbiamo detto no al MES, non è lo strumento adeguato, mentre Sì agli Eurobond, questa è la nostra posizione"
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