“Il periodo che stiamo vivendo è sconosciuto e inaspettato. Dobbiamo stare a casa, e così cambia tutto il nostro sistema di relazioni. C’è un limite oggettivo che si impone nel nostro quotidiano: dobbiamo fermarci e aspettare. La casa diventa anche scuola e i genitori devono fare una parte del lavoro che solitamente è delegato agli insegnanti. In questo momento storico, tutti devono collaborare ed essere responsabili nel nome dell’interesse comune perché quella che stiamo vivendo è la prima grande emergenza, dopo la seconda guerra mondiale, sicuramente la prima da quando esistono Pc e Internet. I primi ad essere un elemento di grande valore e meritevoli del plauso di tutti noi, sono i medici, gli infermieri, i volontari, i farmacisti, gli addetti alle pulizie. -spiega Michela Senesi, Dipartimento Regionale Toscano Scuola e Istruzione di Fratelli d'Italia- Ci sono altre figure però, che meritano un importante riconoscimento da parte di tutti noi, sono gli insegnanti con la loro presenza costante, la loro vicinanza alle famiglie, il loro impegno quotidiano sulle attività a distanza, le video lezioni e la strutturazione di materiale didattico per far sì che gli apprendimenti e i contenuti scolastici, arrivino ugualmente ai nostri ragazzi. Nessuno di noi, era preparato ad una simile emergenza, neanche il mondo della Scuola, per questo sono da lodare gli sforzi di tutti i docenti italiani. Hanno trovato tanti espedienti e soluzioni per far sì che i loro alunni non perdessero il collegamento con le attività didattiche e, nonostante tutto, per poter spiegare nuovi concetti, per consentire ai ragazzi di continuare ad apprendere, per correggere i loro compiti. Non ultimo, emerge con forza quel legame affettivo che si crea inevitabilmente nelle relazioni fra insegnanti e alunni, che in questo periodo continua a manifestarsi con una maggiore enfasi, nonostante tutto, anche con le lezioni a distanza. Non esiste nessuna normativa o disciplina contrattuale che obblighi i docenti al lavoro a distanza, non esistono vincoli contrattuali che regolamentino situazioni eccezionali come quella che stiamo vivendo. Il problema si fa sentire di più in alcune scuole e in alcune famiglie rispetto ad altre, a causa delle strumentazioni inadeguate come pc e connessioni oppure per le località isolate. La Ministra dell’Istruzione, contestualmente, ha reso obbligatoria l’attività didattica a distanza. In questo contesto, emergono forti i problemi dovuti all’assenza dalle attività a distanza relativi a tanti bambini di famiglie provenienti da paesi stranieri che non conoscono la nostra lingua, ai ragazzi che hanno un solo PC a casa da dividere coi genitori che magari ci devono lavorare o con fratelli, che devono collegarsi anche loro con la Scuola. Ancora c’è la difficoltà oggettiva della correzione dei compiti e della validità della valutazione. Nonostante queste difficoltà è doveroso, da parte di tutti, cercare di adeguarsi e restare uniti. Per questo ci uniamo al plauso che il Provveditore Curtolo rivolge agli insegnanti e all'invito a guardare avanti al nostro futuro e a quello della Scuola, che saprà acquisire sempre nuove competenze e capacità educative”.
Fonte: Fratelli d'Italia Toscana
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