Coronavirus, si ferma a un posto di controllo e dona mascherine e gel sanificante alla Municipale

Si è fermato a un posto di controllo della Polizia Municipale per donare agli agenti mascherine e gel sanificante. Il protagonista del gesto un cittadino che ieri ha arrestato spontaneamente l’auto in lungarno Aldo Moro dove era presente una pattuglia impegnata nei controlli per il rispetto delle misure di contenimento del Covid-19 previste dal DPCM.

Quindi è sceso dal veicolo e ha consegnato agli agenti una confezione di 10 mascherine e un flacone di gel sanificante. L’uomo, visibilmente commosso, ha ringraziato per il lavoro della Polizia Municipale per poi allontanarsi senza lasciare il nominativo.

Per quanto riguarda i controlli, ieri sono state tre le persone sanzionate per violazione al DPCM di cui due in zona via Pistoiese. Il primo è un 54enne che, fermato alla guida di uno scooter, ha dichiarato che lo spostamento era per esigenze lavorative da Campi a Careggi. Ma approfondendo gli agenti hanno notato che il suo turno di lavoro terminava alle 13 e alle 16.30, orario del controllo, era ancora fuori e non sapeva giustificare il lasso di tempo intercorso. Il secondo era un dipendente di una carrozzeria in sella a un motociclo. L’uomo ha spiegato alla pattuglia che stava andando all’Isolotto per aprire l’auto di un conoscente ma non è stato in grado di indicare né il nominativo né l'indirizzo. Inoltre gli agenti hanno contattato il datore di lavoro che ha dichiarato che il dipendente era uscito fornendo un’altra motivazione. La terza sanzione è scattata in serata. Durante i rilievi di un incidente avvenuto in viale Nenni altezza via Antonio del Pollaiuolo (sinistro con danni e interessamento dei binari della tramvia, ma senza feriti gravi tanto che i conducenti hanno rifiutato il ricovero in ospedale) una pattuglia ha fermato un ventenne proveniente da un comune limitrofo a bordo di una moto. Il giovane ha dichiarato di andare a prendere un medicinale per la fidanzata ma senza essere in possesso della ricetta o di altro che potesse attestare che dicesse il vero. Per i tre è scattata la sanzione amministrativa fino a un massimo di 4.000 euro (cifra stabilita dal prefetto).

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa

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