Coronavirus, tutti a casa ancora fino al 13 aprile. Conte: "A dati consolidati allentamento delle misure"

RIAPERTURE 18 MAGGIO

Era già noto a tutti che l'emergenza coronavirus non si fosse ancora placata in Italia, ma la legge dello Stato ha bisogno di misure precise e rigorose per essere applicate da tutti i cittadini. Per questo una bozza di un nuovo decreto è stata svelata in queste ore da fonti governative. Questa sera dovrebbe essere firmato dal premier Giuseppe Conte per specificare una cosa molto semplice: si va avanti con le restrizioni anti-contagio.

"Non siamo nella condizione di allentare le restrizioni a cui vi abbiamo sottoposto. Siamo in stretto contatto con il comitato tecnico-scientifico, si iniziano a vedere gli effetti delle misure sin qui adottate. Ho appena firmato il nuovo Dpcm, che proroga l'attuale regime delle misure sino al 13 aprile. Ci rendiamo conto che vi chiediamo un ulteriore sforzo, ma se smettessimo a rispettare le regole tutti gli sforzi fin qui fatti sarebbero vani. Oltre al costo psicologico, economico e sociale saremo ricostretti a ripartire di nuovo. Vi invito a continuare a rispettare le misure. Questo sforzo ulteriore ci consentirà a valutare, sempre con le raccomandazioni, una prospettiva. Quando i dati si consolideranno, programmeremo un allentamento delle misure. Non vi posso dire il 14 aprile. Ci confrontiamo quotidianamente. Noi inizieremo a valutare la fase-2, la convivenza con il virus per poi entrare nella fase-3, l'uscita dall'emergenza e il ripristino delle nostre attività. La fase della ricostruzione e del rilancio",  queste le parole dette dal presidente del consiglio durante la conferenza stampa tenutasi oggi intorno alle ore 20.

Conte parla anche delle misure anticontagio: "C'è una sparuta minoranza di chi non rispetta le regole. Abbiamo disposto sanzioni molto severe, non ci possiamo permetter che l'irresponsabilità di alcuni possa portare a un danno nei confronti di tutti. Dobbiamo anche rispetto a chi rischia la propria salute e chi espone la propria salute ai focolai di contagio, anche ai lavoratori che vanno al lavoro. Mi dispiace che queste nuove misure capitino in una solenne festività, la Pasqua. Un momento di amore e pace tra di noi".

Nel Dcpm arriva in aggiunta la sospensione degli allenamenti anche per società sportive e atleti professionisti, la "minima novità" affermata da Conte rispondendo ai giornalisti. Già da tempo gli eventi e le competizioni legati alle discipline sportive sono stati sospesi. In questo nuovo provvedimento, gli atleti professionisti e amatoriali non avranno più possibilità di usare gli impianti sportivi per allenarsi. In ogni caso, calciatori e sportivi di ogni tipo si erano già attrezzati per non uscire di casa e proseguire le sedute di allenamento a casa.

Sulle uscite di genitori e figli, "non abbiamo affatto autorizzato l'ora del passeggio coi bambini", spiega Conte. Se i bambini sono minori e non possono uscire, possono accompagnare i genitori ma non è condizione per andare a spasso. "Si vedono i primi effetti positivi, non dobbiamo abbassare la guardia".

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