Coronavirus, Toscana Life Sciences: raccolta fondi per progetto di ricerca

La Fondazione Toscana Life Sciences ha dato il via ad una campagna di raccolta fondi con l’intento di reperire le risorse necessarie al proseguimento delle attività di ricerca e, in particolar modo, all’attrazione di giovani e talentuosi ricercatori che possano così fornire il proprio contributo alla realizzazione dell’ambizioso progetto di ricerca per lo sviluppo di anticorpi monoclonali umani in risposta all’infezione da SARS-CoV-2. Il progetto, in collaborazione con l’INMI Spallanzani, ha un valore almeno nella prima fase di messa a punto dell’anticorpo ma precedente alle sperimentazioni cliniche, di circa 5 milioni di euro e l’obiettivo di ottenere, entro un anno, un anticorpo monoclonale candidato da testare su pazienti affetti da coronavirus.

“Desidero innanzitutto ringraziare la Whirlpool Corporation e Confindustria Toscana Sud per avere mostrato il proprio sostegno a questa iniziativa, a pochi giorni dalla presentazione del progetto – afferma Fabrizio Landi, Presidente di Toscana Life Sciences – Inoltre, la nostra gratitudine va al Comune di Siena, nella persona del Sindaco De Mossi, e alla Fondazione MPS che hanno creduto in noi e ci stanno supportando in questa fase, assumendo così per TLS un ruolo ancora più strategico”.

In seguito all’outbreak di COVID-19, infatti, la Fondazione (attraverso il vAMRes Lab, già attivo in importanti progetti finanziati dallo ERC - European Research Council e dal Wellcome Trust) ha aggiunto una linea di ricerca dedicata al Coronavirus SARS-CoV-2 e da circa una settimana ha iniziato la propria attività su campioni di sangue di pazienti COVID-19, forniti dall’Ospedale Spallanzani.

“Mi preme ricordare – dichiara Andrea Paolini, Direttore Generale di Toscana Life Sciences – che l’avvio del progetto di ricerca è stato possibile grazie a fondi di Regione Toscana nell’ambito del Progetto C.Re.Me.P. (Centro Regionale per la Medicina di Precisione) al quale prendiamo parte insieme a AOU Senese e Università di Siena. Detto ciò – prosegue Paolini – diventa ora necessario reperire le risorse per garantire la durata dell’intero progetto, stimata in 2 anni e continuare ad investire in innovazione, competenze e talenti”.

Fonte: Ufficio stampa

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