Covid-19, Alberti (Lega): "Solidarietà ai sindacati sanitari"

"Manca una linea guida certa e chiara, ogni giorno anche il Ministero della Salute cambia le disposizioni per i dispositivi di protezione individuale, e chi si azzarda a criticare in Toscana viene zittito addirittura dall'Unità di crisi, dalla Ausl e dalla Auo. Siamo in piena emergenza, ma la censura in Toscana non viene meno nemmeno adesso - dice il consigliere regionale della Lega Jacopo Alberti - gli operatori sanitari, i medici del 118, i soccorritori, vedono cambiare ogni giorno i protocolli e cercano di attenersi alle ordinanze regionali, dove si prova a far fronte alla mancanza cronica di mascherine e altri DPI dicendo oggi che non servono se non nei reparti Covid. Vorrei vedere i dirigenti che scrivono quelle ordinanze, andare sulle ambulanze senza mascherine FFP2 o FFP3, mettendo a rischio la loro salute, e poi dire che non servono". "I Sindacati non hanno fatto altro che raccogliere le istanze dei lavoratori, a questo punto anche stremati dalla situazione e dalle regole in continuo mutamento. Ma soprattutto impauriti dal contagio, perché mandati a soccorrere o operare pazienti senza i dispositivi che fino a ieri invece gli venivano presentati come necessari. Da un giorno all'altro, sono diventate inutili le FFP3? Diciamoci la verità: le mascherine non ci sono. Vediamo tutti i giorni nei telegiornali trasferire pazienti Covid in biocontenimento, ed è normale impaurirsi anche per gli operatori. Ci sono contraddizioni che devono essere chiarite, e deve farlo il Ministero, e le richieste di aiuto da parte dei sindacati - conclude Alberti - per quanto possano essere 'sopra le righe', dovrebbero essere ascoltate con un po' di diplomazia dalla Regione. Così si crea un muro contro muro controproducente".

Fonte: Ufficio stampa

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