"Mancano mascherine ai sanitari": l'indignazione del centrodestra in Toscana

Coronavirus, Alberti e Montemagni: "Un mese di promesse, ma i sanitari sono ancora senza DPI adeguati"

"I nostri operatori sanitari sono alla stremo, e la Regione gli toglie anche le mascherine e i dispositivi di protezione adeguati. È scandaloso che siano costretti ad utilizzare sacchetti di plastica al posto dei copriscarpe, vengono razionate le mascherine e mandati nei reparti allo sbaraglio. Siamo stati i primi a depositare un esposto contro Rossi all'inizio di questa emergenza, e siamo a fianco degli operatori sanitari che hanno deciso di procedere allo stesso modo - dichiarano i consiglieri regionali della Lega, Jacopo Alberti, portavoce dell'opposizione, e Elisa Montemagni, capogruppo - ogni giorno il grido di aiuto dei nostri sanitari si fa più grave, ma dalla Regione continuano a ignorarlo. Medici di famiglia, medici dei reparti ospedalieri, associazioni di volontariato, fin dall'inizio hanno segnalato la mancanza di dispositivi di protezione, e l'inadeguatezza di quelli forniti, sia nel numero che nell'efficacia. Rossi ha trasformato la corsa alle protezioni in uno spot pubblicitario, per se stesso e per la sinistra. Ma i nostri sanitari dopo un mese di promesse, sono ancora senza protezioni adeguate".

"Non mettiamo in dubbio la buona volontà delle aziende che si sono riconvertite alla produzione di mascherine e Dpi, ma temiamo che siano stati forniti prototipi non consoni allo scopo, come dimostrato dai Sindacati in questi giorni. E i continui contagi sia negli ospedali che nelle Rsa, dimostrano che le protezioni non sono adeguate. I nostri sanitari sono mandati alla guerra senza armi, e di questo qualcuno dovrà rispondere alla fine di questa emergenza. Continueremo a vigilare - concludono i due esponenti del Carroccio - anche grazie a numerosi operatori che ci contattano dal 'fronte' e ai quali vogliamo dare risposte e aiuto concreto".

Ospedale Torregalli, Forza Italia: “Alto rischio contagio da Coronavirus. Mancano le mascherine FPP3. La Regione si svegli!”

"Apprendiamo dalla stampa che a Torregalli, come anche in altri ospedali fiorentini, non ci sono dpi adeguati per il personale né si riesce a fare un corretta formazione ai nuovi arrivati in questa emergenza Covid-19. Il risultato è un dilagare del Coronavirus tra medici, infermieri, oss, tecnici e operai come denunciato dalla Cisl di Firenze” dichiarano Jacopo Cellai, capogruppo di Forza Italia a Palazzo Vecchio, Davide Bisconti, capogruppo al Q4, Marco Batocchi, responsabile Q4 per FI, Massimo Riva, coordinatore di Forza Italia a Scandicci e Luca Carti, consigliere comunale a Scandicci.
"La situazione ci viene raccontato sia molto peggiore di quanto appare nella realtà e sui media locali. Il rischio contagio è altissimo fra tutto il settore medico e degli infermieri. Ci sono molti più positivi tra gli operatori di quanto viene detto dall’azienda".

“Come Forza Italia siamo profondamente preoccupati per la salute di coloro che ogni giorno combattono negli Ospedali per difendere la salute altrui. Riteniamo vergognoso che ancora oggi si parli di assenza di mascherine laddove vi è maggiore urgenza. La Regione cosa fa oltre gli annunci?”

Il Consigliere regionale Paolo Marcheschi (Fdi) incalza la Giunta regionale affinché i nostri operatori sanitari vengano adeguatamente protetti contro il coronavirus

“Sono settimane ormai che il Presidente Rossi e l’assessore Saccardi annunciamo di voler salvaguardare medici e infermieri e poi invece non lo fanno. Prima Rossi ha dovuto scusarsi con i medici di base ora deve rispondere a medici e infermieri toscani del 118 che nel frattempo continuano ad ammalarsi -dichiara il Consigliere regionale Paolo Marcheschi (Fdi)- E’ una settimana che ho invocato di proteggere con mascherine adeguate i nostri operatori sanitari e, nonostante gli annunci stampa e le passerelle negli ospedali, ancora non hanno dotato medici e infermieri di adeguate mascherine contro il Covid-19. Visto che le mie reiterate richieste non sono state ascoltate ho presentato un’interrogazione alla Giunta regionale. Per farsi ascoltare i sindacati di medici, paramedici e infermieri toscani del 118 hanno addirittura presentato denuncia penale pesantissima nei confronti di Rossi, Saccardi e del dott. Piero Paolini, direttore del Dipartimento delle Maxi emergenze della Regione toscana. Una denuncia penale dove si ipotizzano i reati di epidemia colposa, omissioni di atti di ufficio, lesioni colpose gravi ed istigazione a delinquere. C’è di mezzo la salute dei nostri pazienti, medici e infermieri del servizio pubblico”.

Legnaioli (Lega), regione Toscana garantisca mascherine anche a reparti non Covid

"Fuori le mascherine. Tutti i medici, infermieri e operatori sanitari toscani stanno facendo i miracoli, 24 ore su 24, per salvare vite umane dal Covid-19, ma la Regione ha deciso di garantirle solo ad alcuni di loro, lasciando altri senza le necessarie protezioni per evitare il contagio. Sacrosanta la loro denuncia nei confronti del governatore Rossi. Ho chiesto con un'interrogazione al ministro della Salute di fare chiarezza e di intervenire. Serve subito un maggior raccordo con chi governa la Regione Toscana. Se, infatti, fino a ieri il personale sanitario toscano poteva godere dei dispositivi di massima protezione, nei criteri per la distribuzione e la rendicontazione delle mascherine protettive stabiliti ora dalla Regione si garantiscono le mascherine FFP3 'solo nelle terapie intensive', mentre le CE, FFP1 e FFP2 'devono essere distribuite solo nei reparti Covid, pronto soccorso e laboratori'. Tradotto: i reparti non Covid degli ospedali toscani – dove spesso si annida il contagio – non saranno più dotati delle mascherine che proteggono dal virus e lo stesso vale per molti operatori del 118 che sono i più esposti per trasportare i pazienti dalle case agli ospedali. Una decisione vergognosa e inaccettabile".

Così la deputata toscana della Lega Donatella Legnaioli, prima firmataria dell'interrogazione.

Vescovi (Lega): "Produzione di mascherine, al lavoro chi percepisce il reddito di cittadinanza"

"Sinceramente - afferma il Senatore Manuel Vescovi della Lega - non capiamo, come mai, almeno fino a pochi giorni fa, anche Borrelli, Capo del Dipartimento della Protezione Civile, ritenesse non facilmente reperibili i fondamentali dispositivi di sicurezza come le mascherine. Noi stessi siamo a conoscenza di alcune aziende toscane che si sono saggiamente riconvertite e ne producono a ritmi di 50.000 al giorno, overo circa un milione al mese. Numeri importanti che stridono palesemente con questa palese e reiterata carenza, più volte dichiarata apertamente da chi di dovere. Una soluzione alla problematica potrebbe essere quella di comprare ulteriori macchinari per produrle, mettendo poi al lavoro chi, in questo momento, sta percependo il reddito di cittadinanza; in questo modo, se ne avrebbero sicuramente in quantità tali da rendere il nostro Paese assolutamente autosufficiente."

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