Inviata richiesta di Fim-Fiom-Uilm di incontro urgente al Prefetto al fine di evidenziare alcune criticità nell'applicazione del DPCM nelle imprese del polo siderurgico Piombinese. L'incertezza sulle attività essenziali e la paura tra i lavoratori ha visto le Organizzazioni Sindacali proclamare sciopero nei giorni scorsi al fine di mettere in sicurezza le persone.
Grazie all'impegno e al sacrificio economico richiesto ai lavoratori, ieri sera siamo riusciti a condividere con molte delle principali aziende del Territorio l'apertura dal 23 Marzo della cassa integrazione ordinaria COVID-19 e revocare gli scioperi. Le Aziende hanno recepito e compreso il momento che l'Italia sta attraversando. Siamo tutti preoccupati per ciò che accadrà nel post covid-19 all'economia italiana, alla vita delle imprese ed al nostro lavoro, ma ora la priorità è superare sani l'emergenza, cercando di salvaguardare le aziende, per potere ripartire quanto prima e più forti di prima. Nonostante in molte aziende siamo riusciti a fermare le attività o comunque a ridurre il personale coinvolto nello spirito del DPCM, nutriamo ancora delle perplessità sull’interpretazione della filiera delle attività essenziali.
Serve l'aiuto del Prefetto per capire ad esempio se il personale di spedizione rotaie (che spedisce rotaie non solo per l'Italia ma anche per l'estero), cosi come il carico e scarico delle navi di materiale esclusivamente d'acciaio (che nulla ha a che fare con i settori alimentari e sanitari definiti essenziali), possono davvero considerarsi delle attività necessarie o se l'interpretazione del Decreto lascia i lavoratori inutilmente esposti. Gli Rls stanno facendo il massimo per verificare il pieno rispetto del Protocollo di sicurezza, le Organizzazioni Sindacali stanno responsabilmente rispettando il DPCM ma serve l'intervento del Prefetto per evitare di far pagare ai lavoratori il prezzo per la sicurezza loro e del resto dei cittadini. In questi giorni i lavoratori sono stati lasciati soli dalle Istituzioni ad affrontare questa emergenza. Gli unici tutti i giorni sul campo, disposti a provare a dare risposte ai dubbi di molti, sono il Sindacato, le Rsu e le Rls. Intorno tante belle parole, tante dichiarazioni di principio, che seppure di sostegno, non servono a dare risposte ai lavoratori. La differenza tra il dire ed il fare sta tutta qui.
Fonte: Ufficio Stampa
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