Emergenza Covid-19: Spolaore e Matera (Aiop) replicano al Codacons

Profonda amarezza e tanta rabbia viene espressa dai vertici di AIOP Toscana, l’Associazione Italiana Ospedalità Privata, a seguito delle dichiarazioni del Codacons che poche ore fa ha inviato una diffida alla Regione Toscana affinché “adotti misure eccezionali per incrementare i posti letto in terapia intensiva da destinare alla cura dei pazienti affetti da Covid-19”.

L’associazione dei consumatori - come sottolineano i vertici di AIOP – inoltra un atto ufficiale senza sapere che già da giorni è stato siglato un accordo tra AIOP e la Regione Toscana rappresentata dal presidente Enrico Rossi e dall’assessore alla sanità Stefania Saccardi per l’utilizzo dei posti di terapia intensiva e sub intensiva, oltre a quelli dedicati alla medicina interna per fronteggiare l’emergenza coronavirus.

L’intesa è datata 7 marzo scorso e sono stati resi disponibili 122 posti letto così suddivisi: 9 di terapia intensiva, 11 sono i posti letto di terapia sub intensiva, ben 102 posti ordinari di ricovero. Le cliniche interessate sono Istituto Fiorentino IFCA (Firenze), San Camillo Hospital (Forte dei Marmi), Centro Chirurgico Toscano (Arezzo), Frate-Sole srl Figline Incisa (Firenze), Maria Beatrice Hospital (Firenze), Clinica MD Barbantini (Lucca) e Villa Cherubini (Firenze). Ulteriori posti letto sono stati messi a disposizione anche dalle altre strutture associate AIOP Toscana, tra cui San Giuseppe Hospital (Arezzo), Valdisieve Hospital (Firenze), Villa dei Pini (Firenze), Villa delle Terme (Firenze), Villa Fiorita (Prato), Casa di Cura Leonardo (Vinci – FI ), Rugani Hospital (Siena), Ville di Nozzano (Lucca) e Fondazione Filippo Turati (Pistoia) che da giorni stanno approntando rimodulazioni delle proprie attività e riorganizzazioni dei reparti secondo le richieste e le necessità pubbliche.

A tutto questo va aggiunto che alcune strutture private AIOP effettuano interventi di chirurgia oncologica, ovviando l’emergenza chirurgica che si registra nelle strutture pubbliche in questo difficilissimo periodo.

Parlare in tono ultimativo di richiesta immediata di requisizioni, a detta di AIOP, significa non conoscere come stanno veramente le cose. Si tratta di un atteggiamento molto pericoloso in un periodo in cui tutti debbono fare molto più della loro parte (e l’AIOP è in primissima linea) per frenare i contagi e curare gli ammalati. L’amarezza traspare anche dalle parole di commento dei vertici regionali di AIOP. “Il rammarico mio personale – sottolinea il presidente regionale Paolo Spolaore – è quello di tutti i dipendenti delle strutture private che lavorano con abnegazione e durissimo sacrificio in questa emergenza. I medici sono gli stessi che si ammalano nel settore pubblico per prestare le cure, il personale infermieristico è lo stesso che si sottopone a turni massacranti nel settore pubblico e si dispera per un lavoro così difficile e durissimo. Non ci sembra giusto meritare uno schiaffo come quello ricevuto immotivatamente dal Codacons in un momento in cui tutti debbono remare dalla stessa parte per fronteggiare il gravissimo problema della pandemia”.

Dello stesso tenore la presa di posizione del vice presidente di AIOP Toscana Francesco Matera, che è anche delegato AIOP nell’unità di crisi della Regione Toscana per l’emergenza Coronavirus. “Quanto affermato da Codacons – spiega Matera - genera un profondo senso di frustrazione sia in noi che negli operatori che si sentono offesi per un lavoro che con abnegazione e sacrificio portano avanti da settimane. Il nostro sostegno all’attività pubblica si concretizza nei posti letto per l’emergenza e negli interventi chirurgici indifferibili programmati dalla Regione che ci ha inserito puntualmente nel sistema di emergenza per fronteggiare Covid19. Una disponibilità piena, la nostra, che si quantifica, oltre che nei 122 posti disponibili per l’emergenza, anche in circa 1500 posti per l’attività programmata. Più che strutture private in questo periodo siamo di fatto delle strutture pubbliche e stiamo valutando anche di inviare il nostro personale infermieristico a supporto delle strutture pubbliche. Già in fase ordinaria - e non in emergenza Coronavirus - ben 711 posti letto sono a disposizione delle strutture pubbliche”.

Fonte: AIOP Toscana - Ufficio Stampa

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