Proseguono le attività previste dal Protocollo di intesa tra la Regione e la Procura generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Firenze in merito alle procedure sui prelievi e accertamenti necessari nei casi di omicidio e lesioni stradali gravi e gravissime. Procedure omogenee su tutto il territorio toscano e ampliamento dell’elenco delle strutture sanitarie per le indagini di primo e secondo livello sono stati deliberati, con apposito atto di Giunta, nel corso dell’ultima seduta di ieri.
“E’ nostra volontà rafforzare tutti gli strumenti necessari per l’applicazione della legge e contrastare con forza il fenomeno della guida e dei sinistri compiuti sotto l'effetto di alcol o droghe - ha dichiarato l’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi -. La delibera è un atto attuativo del Protocollo, che dispone, inoltre, di aggiungere alle strutture sanitarie per gli accertamenti di II livello, già individuate nel 2018, i laboratori di tossicologia forense presenti nelle Asl”.
Il Protocollo, cui si fa riferimento, è stato sottoscritto dalle parti nel dicembre 2017, in attuazione della legge 41 del 2016 sull'omicidio stradale, grazie anche all’impegno dell’associazione che porta il nome di Lorenzo Guarnieri, il giovane rimasto ucciso nel 2010, a 17 anni, in seguito a un incidente stradale, provocato da un uomo, che guidava sotto l’effetto di alcol e droga, investendolo in pieno.
“Sono contento di questo importante passo in avanti nella battaglia per la vita e contro la violenza stradale, prima causa di morte per i giovani in Italia e nel mondo - ha commentato Stefano Guarnieri, vice presidente dell’associazione che porta il nome del figlio -. La chiarezza e l’efficacia dei controlli sono uno strumento di prevenzione importante. Almeno un terzo dei sinistri mortali e gravi, secondo l’Istituto superiore di sanità è causato da guidatori in stato di ebbrezza alcolica e/o sotto l’effetto di droga. Affrontare il fenomeno con determinazione, serietà e i giusti strumenti è un’importante passo in avanti per dare valore alla vita”.
“Con questo atto testimoniamo la piena volontà di continuare a condividere con la Procura procedure e modalità, finalizzate a rafforzare la prevenzione, la verifica e tutti gli accertamenti del caso, nel rispetto dei diritti delle persone e a tutela delle vittime del reato di omicidio stradale - ha aggiunto Saccardi -. In questi anni, abbiamo continuato a lavorare per rendere omogenee le procedure su tutto il territorio relativamente alle indagini di primo e secondo livello, sia per lo screening nei laboratori di analisi chimico cliniche, quindi, e sia per la conferma delle prove nei laboratori di tossicologia forense, ampliando l’elenco delle strutture coinvolte”.
All’elenco già esistente si aggiungono per gli accertamenti di I livello l’ospedale “San Donato” di Arezzo; e per gli accertamenti di II livello i laboratori di tossicologia forense presenti nelle tre Asl territoriali (centro, nord ovest e sud est).
Fonte: Regione Toscana
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