Era con il cane in un parco chiuso per ordinanza del sindaco, ma agli agenti ha spiegato di essere in uno stato di necessità: il suo cane, a suo dire, "riusciva a fare i bisogni solo lì". È una delle fantasiose scuse che i carabinieri di Monsummano terme hanno dovuto ascoltare durante i controlli odierni per verificare il rispetto del decreto contro il Coronavirus. Altrettanto comico, se non ci fosse un'emergenza sanitaria in corso, è la giustificazione di una ragazza fermata a bordo di un'auto per la città: "Guido per ricaricare la batteria dell'auto scarica". Una signora, invece, ha percorso chilometri per acquistare un pacchetto di grissini a cui probabilmente era molto legata, anche se sotto casa vendevano lo stesso identico prodotto. Infine a finire nei guai anche tre premurosi minorenni, residenti in altri comuni, i quali si sono dati appuntamento a Mnsummano per "portare un misura pressione alla nonna" di uno di loro.
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