Gli educatori della cooperativa L'Abbaino, restano accanto agli adolescenti fragili anche in questo periodo complesso legato all’emergenza per il contrasto al Coronavirus.
Sono 42 i ragazzi e le ragazze dagli 11 ai 18 anni che beneficiano del progetto. Sono tutti seguiti dai validi neuropsichiatri della Salute Mentale Infanzia e Adolescenza della USL fiorentina. Si tratta di un intervento educativo individuale domiciliare condotto secondo la metodologia educativa dell’Io Ausiliario. In pratica gli educatori diventano per i ragazzi figure di riferimento, che accompagnano la figura del genitore, e instaurano con gli adolescenti un rapporto empatico in una fase della vita critica tra dialogo, giochi, attività, sostegno scolastico.
“Anche in piena epidemia COVID-19 i ragazzi non sono lasciati soli - spiega il coordinatore del progetto Andrea Cecchi – la metà di loro sono sempre seguiti a casa, rispettando le norme e le precauzioni per la sicurezza. Gli altri sono seguiti grazie agli strumenti digitali. Gli educatori, nonostante la grave situazione, sono consapevoli quanto prima più di prima che le fragilità e vulnerabilità degli adolescenti in questa fase rischiano di acuirsi”.
Nel progetto sono coinvolti sei educatori. Sono loro a portare avanti una delle attività storiche di Abbaino. La cooperativa, dal 1989, gestisce anche il centro diurno Lo Scarabocchio che accoglie 24 adolescenti in questi giorni seguiti a distanza, in stretta collaborazione con le assistenti sociali del Comune di Firenze, senza far venir meno il sostegno alle famiglie.
Fonte: Ufficio stampa
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