Covid-19, nuovo decesso a Carrara. De Pasquale: "Distribuite altre 30mila mascherine"

"Care concittadine e cari concittadini
Anche oggi purtroppo devo aprire il nostro aggiornamento quotidiano con la notizia di un nuovo decesso nella nostra città. Si tratta di un uomo di 82 anni ricoverato al Noa. Mi stringo al dolore dei suoi cari. Vi siamo vicini e ci stringiamo a voi in questo momento così difficile, insieme a tutta la città.
L’azienda sanitaria mi ha fatto sapere che all’Ospedale delle Apuane sono stati registrati due nuovi casi positivi, ma anche oggi siamo in attesa dell’esito di diversi tamponi per avere un quadro più preciso della situazione.
Nella speranza che le misure messe in atto a livello nazionale contribuiscano ad arrestare il diffondersi del contagio, vi segnalo che con l’entrata in vigore da oggi del Decreto del presidente del consiglio dei ministri del 22 marzo, sono vietati gli spostamenti e i trasferimenti, con mezzi pubblici o privati, in comuni diversi rispetto a quelli di residenza o domicilio, salvo che per esigenze lavorative o di salute.
Proprio per contribuire a limitare al massimo gli spostamenti, anche in Comune abbiamo attivato modalità di lavoro a distanza, pur senza perdere in operatività. Vi ricordo infatti che sul sito del comune di carrara trovate tutti i riferimenti per le pratiche da remoto.
Per dare il contributo della nostra amministrazione alla lotta al covid19, questa mattina con il personale della Protezione Civile ho provveduto a consegnare altre 30mila mascherine del carico che ci è arrivato da Yunfu, con una spedizione resa possibile da Gemeg, in collaborazione con Intership, che ringrazio.
Dopo la prima tranche recapitata ieri, oggi abbiamo consegnato i dispositivi di protezione al Centro Polispecialistico Achille Sicari, al Consorzio Toscana Trasporti e alla Prefettura: le mascherine saranno distribuite ai lavoratori che nell’ambito della loro attività sono particolarmente esposti al rischio di contagio.
Vi ricordo che la medicina migliore per combattere il coronavirus è quella di restare a casa. Vi chiediamo il sacrificio di limitare al massimo i contatti sociali e di non uscire. Ma lo facciamo per una giusta causa. Tutelare la vostra salute, quella dei vostri cari e di tutta la nostra comunità.
E’ difficile, faticoso, quando si tratta di stare lontani dai propri affetti è anche doloroso. E’ però il solo modo per uscire da questa crisi.  Insieme ce la possiamo fare. Insieme ce la faremo".

Fonte: Comune di Carrara - Ufficio Stampa

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