Continua a calare l'utenza dei mezzi di trasporto pubblico locale. Il calo registrato dall'inizio dell'emergenza Coronavirus è del 90%. Nell'intera giornata di ieri, martedì 17 marzo, nonostante l'avvenuta riduzione dei servizi la frequentazione media sui treni regionali è stata di 28 persone a convoglio. Cali analoghi si registrano, in proporzione, anche su bus e traghetti del servizio pubblico locale, mentre le aziende di trasporto fanno i conti con una disponibilità di personale ridotta.
Per fronteggiare la situazione, senza spreco di forze da parte delle aziende e di risorse pubbliche da parte delle pubbliche amministrazioni competenti, è attivo ogni giorno un tavolo di lavoro che monitora la situazione in fieri e che sta predisponendo una nuova riprogrammazione dei servizi. Ogni futura modifica agli orari ed al cadenzamento delle corse di treni regionali, bus e traghetti, terrà conto di due criteri fondamentali: la garanzia di servizi minimi e la tutela delle corse più utilizzate dai pendolari per raggiungere i luoghi di lavoro, in particolare gli ospedali, per raggiungere i quali già oggi sono stati aggiunti treni rispetto alla riduzione dei servizi avvenuta nei giorni scorsi.
"Stiamo seguendo passo passo l'evoluzione di quanto avviene - spiega l'assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli - affinchè, pur nella riduzione dell'offerta, restino attivi i servizi essenziali e non venga leso il diritto alla mobilità. Ho inoltre scritto al Governo e mi sto muovendo con Trenitalia per capire quali saranno le misure messe in campo a livello nazionale per tutelare gli abbonati ed evitare loro una forte penalizzazione economica".
Fonte: Regione Toscana
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