Si moltiplicano le strutture per anziani, come le case di riposo e le Rsa, che vengono investite dal contagio del Coronavirus.
L’associazione Cittadini per la Salute, a tutela delle locali RSA e in particolare della residenza empolese Vincenzo Chiarugi, quella maggiormente affollata con ben centoventi presenze, si rivolge alle Autorità preposte affinché si provveda a tutelare i degenti e gli operatori e si adottino tutte le misure necessarie, comprese le prove di presenza del virus, per la massima tutela di entrambe le categorie. E’fondamentale, infatti, che anche gli operatori in servizio in questa, come nelle altre RSA, siano dotati degli strumenti di protezione a salvaguardia della propria salute e di quella degli anziani da accudire.
Sono stati presi contatti con il direttore della RSA di Empoli, dottor Paolo Scarselli, con il responsabile della Unità Operativa d’Igiene, dottori Filidei e Rossella Boldrini per rimarcare tale rischiosa situazione.Si tratta, infatti, di un quadro che presenta enormi rischi per tutti.
Mentre l’accesso a parenti e visitatori in queste strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, è stato tassativamente limitato ai soli casi stabiliti dalle recenti norme e dalla direzione sanitaria, gli operatori che ogni giorno seguono gli anziani rischiano molto. Per questo si richiede che questi ultimi siano protetti con i mezzi adeguati al più presto, anche perché, terminato il loro servizio, potrebbero propagare un eventuale contagio ai componenti del loro nucleo familiare e non soltanto.
Auspichiamo perciò che, grazie ai responsabili, si provveda a tutelare in maniera efficace gli operatori nell’interesse loro e degli anziani a loro affidati.
Dr. Alessandro Bini - Presidente dell’Associazione dei Cittadini per la Salute di Empoli e del Comitato Partecipazione Empolese-Valdelsa-Valdarno
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