"Ci stanno giungendo allarmanti segnalazioni sulla predisposizione ospedaliera in risposta al coronavirus, in particolare nell'area fiorentina. A quanto pare - spiega il consigliere regionale della Lega di Firenze, Jacopo Alberti - l'intenzione è quella di utilizzare vecchi ospedali come ad esempio il Palagi (ex IOT) per trasferirvi pazienti malati di COVID19 cosiddetti "a bassa intensità" da altri ospedali dove hanno superato la fase intensiva. Questa soluzione cozza contro ogni regola di igiene ospedaliera, e tra l'altro non è stata usata neanche dalla regione Lombardia, perché diffonde il medesimo contagio, inizialmente confinato (e gestito) in un ospedale, a più ospedali, senza alcun vantaggio per il paziente, anzi col problema di un trasporto protetto con discrete difficoltà per chi lo effettua".
"Non siamo affatto contrari a creare ospedali specializzati in Covid, purché i pazienti restino lì fino a guarigione avvenuta. È ciò che hanno fatto in Cina, è quello che stanno tentando in Lombardia alla Fiera di MIlano, con l'aiuto di Bertolaso. Quello che è da evitare assolutamente è la circolazione di pazienti ancora malati da un ospedale all'altro a meno che non sia verso quelli identificati di riferimento, dove una volta arrivati devono rimanere. Si parla di spostare pazienti positivi da ospedali con rianimazione a ospedali senza ventilatori come IOT. A parte la diffusione del virus tra altri ospedali e altri operatori, ma un paziente in crisi respiratoria o lo intubi entro un'ora o muore. E allo IOT non si intuba. La Asl Toscana ci ripensi immediatamente - conclude Alberti - oppure tutte le misure di contenimento del coronavirus che tutti ci stiamo sforzando di mettere in pratica saranno inutili. Il rischio di contagiare gli operatori di altri ospedali è troppo alto e sappiamo bene che i sanitari devono essere salvaguardati in ogni modo in questo periodo così difficile".=
Fonte: Ufficio stampa
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