Banchetti (Ance Firenze) lamenta: "Mancano misure specifiche per l'edilizia"

“Mancano indicazioni chiare dedicate al settore dell’edilizia, che ha nel cantiere e non nella fabbrica il proprio luogo di produzione, con caratteristiche ed esigenze del tutto proprie e spesso diverse fra cantiere e cantiere. Di fatto in molti cantieri, ci troviamo nell’impossibilità di assicurare il rispetto delle misure di sicurezza indispensabili per la tutela della salute dei lavoratori o dotarli degli specifici strumenti di protezione sanitaria”.

A riassumere la situazione in cui si trova l’edilizia fiorentina è Pierluigi Banchetti, presidente dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili di Firenze (ANCE Firenze).

“Di fronte a questo critico scenario – prosegue Banchetti -, sono indispensabili strumenti che consentano alle imprese, che si trovano di fronte a queste situazioni, di poter affrontare adeguatamente e in maniera appropriata, tutte le problematiche di ordine sanitario, contrattuale, economico e sociale. Il nostro settore ha peculiarità che non possono trovare accoglimento in altri settori merceologici, per questo occorre un provvedimento ad hoc per il settore della edilizia”.

"Molti cantieri - aggiunge Banchetti - hanno evidenti difficoltà nel garantire le distanze di sicurezza in diverse lavorazioni, anche differendole temporalmente fra loro, come hanno difficoltà a reperire dispositivi di protezione individuale. In molti casi, siamo impossibilitati ad assicurare servizi di trasporto, vitto e alloggio ai nostri operai per effetto delle chiusure disposte dall’emergenza. Ci sono anche casi di difficoltà di reperimento dei materiali necessari alla produzione dei cantieri e assistiamo a subappaltatori e fornitori che non si presentano in cantiere”.

“Anche le amministrazioni territoriali possono fare la loro parte, in aggiunta alle misure che chiediamo, come costruttori, già a livello nazionale – aggiunge il presidente di Ance Firenze, Pierluigi Banchetti -. Ai comuni chiediamo la proroga di tutti i termini, che riguardano le nostre aziende, per i cantieri che verranno sospesi: dal pagamento degli oneri tributari locali, alla scadenza dei permessi di costruire, dei titoli abilitativi e delle convenzioni edilizie, ai canone di occupazione degli spazi ed aree pubbliche (TOSAP).

Per le imprese che necessitano di sospendere i lavori, sarebbe fondamentale la proroga dei termini contrattuali di esecuzione delle opere e l’immediata emissione dello Stato Avanzamento Lavori corrispondente allo stato dell’arte degli stessi, con rapido pagamento delle relative somme e infine la garanzia della non applicazione delle penali e dei danni contrattuali. Nel frattempo, laddove vi siano le condizioni per operare in sicurezza, ben venga che i lavori vadano avanti anche se in mezzo a difficoltà e a complicazioni”.

“E’ una situazione senza precedenti - conclude Banchetti - che, come tale, richiede immediate tutele con l’attuazione di misure straordinarie a sostegno di imprese e lavoratori del settore, affinché all’emergenza sanitaria non si aggiunga un’emergenza economica che rischia di portare l’intero settore al collasso”.

Fonte: Ufficio stampa

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