"Le Misericordie sono nate con la peste e usciranno più forti da questa pandemia"

"Fratelli e sorelle, non ci fermiamo adesso". Uno sprone da parte delle Misericordie Pisane nell'ora più buia del paese perché il lavoro dei volontari per sostenere i servizi essenziali non si deve fermare, anche di fronte a un nemico invisibile presente purtroppo in tutto il mondo. Questo il messaggio diramato su Facebook dal presidente dell'ente di volontariato Maurizio Novi:

"Lo sconforto, la paura, la stanchezza, la rabbia non devono vincere su di noi.

Sentiamo ogni giorno decine di voi, chi per dubbi chi per paure chi per rimostranze chi per rabbia. Ma stiamo lottando una battaglia, una grande battaglia che nessuno di noi avrebbe mai pensato di dover combattere.

Nessuno di noi era pronto, ci addestriamo per gestire emergenze di soccorso sanitario di tutti i tipi da terremoti ad alluvioni, da incidenti a crolli. Ma chi di noi avrebbe mai pensato a questo?

Siamo in una fase molto delicata di questa emergenza, siamo nella piena emergenze ma non ancora al picco. Tutti, e dico tutti, dai dirigenti delle varie centrali 118 ai tavoli costituiti appositamente per questa emergenze ai nostri vertici regionali al personale sanitario e noi volontari stiamo dando il massimo, stiamo dando una risposta speciale.

Uno dei nostri veri nemici è la carenza di dpi che nessuna azienda al mondo oggi riesce a fornirci a sufficienza e quindi dobbiamo razionare tutto. Usciamo di casa lasciando le nostre famiglie per portare soccorso ma siamo felici di farlo. Le Misericordie sono nate con la peste e usciranno più forti da questa pandemia.

Siate fieri di essere volontari, quello che quotidianamente facciamo, spesso in silenzio, è la miglior risposta a chi ci vuole ai margini di ciò che è nato con noi: il soccorso sanitario, l’aiuto ai più bisognosi. Noi siamo la Misericordia.

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