Coronavirus, Sarti: "Troppi operatori sanitari infettati. Rafforzare la protezione del personale"


“Il numero di operatori sanitari infettati, o morti, a causa del Coronavirus è troppo alto: è assolutamente indispensabile rafforzare la protezione del personale”. Ad affermarlo è Paolo Sarti, medico e consigliere regionale di Sì Toscana a sinistra. “La maggior parte dei grandi contagi – spiega Sarti - sono stati causati da pazienti arrivati in ospedale per altri motivi, solitamente anziani, ai quali soltanto in seguito è stato diagnosticato il Coronavirus. Nel frattempo avevano però infettato un numero elevato di professionisti e talvolta anche di altri pazienti. Anche molti medici generici sono stati infettati da pazienti che avevano visitato per altri motivi e dai quali, stando al protocollo OMS, non dovevano proteggersi. Lo stesso è accaduto in Cina, dove il virus è stato trasmesso al personale sanitario anche da casi pauci-sintomatici o del tutto asintomatici. È dunque indispensabile che la Regione Toscana si attivi per far aumentare i livelli di protezione e si doti di dispositivi di protezione individuale (DPI) in quantità adeguate”, ha aggiunto il consigliere di Sì Toscana a sinistra, che lancia un appello in tal senso al presidente Rossi. “Che i DPI siano necessari soltanto per pazienti altamente sospetti o confermati positivi si è rivelata una convinzione del tutto errata - conclude Sarti-. Nelle zone ad alta endemia tutto il personale sanitario deve lavorare indossando una mascherina chirurgica e occhiali protettivi. Nelle stesse aree tutte le persone che entrano in una struttura sanitaria devono indossare a loro volta una mascherina chirurgica. Nelle aree del Paese ancora a media e bassa endemia si può ancora applicare quanto previsto dall’attuale protocollo ma non appena la trasmissione si alza è necessario proteggere tutto il personale”.

Fonte: Gruppo Consiliare Sì Toscana a Sinistra Regione Toscana

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