Anva Firenze: “Ambulanti in prima linea per la lotta al Coronavirus, ma le istituzioni sostengano la categoria”

In un momento drammatico per il nostro Paese legato al propagarsi del Coronavirus, gli ambulanti sono pienamente concordi che la salute pubblica debba essere garantita come priorità irrinunciabile, ed in questo senso, pur ritenendo che i mercati siano il posto più sicuro dove acquistare rispetto ad altre realtà, siamo disposti fare i giusti e dovuti sacrifici, anche con la chiusura dei mercati; oppure laddove è possibile garantendo un servizio di pubblica utilità mantenendo aperti i banchi alimentari, nel rispetto delle norme di sicurezza interpersonale.

Per questi motivi mi sento di ringraziare e sostenere tutti i colleghi di Firenze e Provincia che in questo momento stanno stringendo i denti, a loro mi sento di dire che non bisogna mollare; è un momento difficile ma ci risolleveremo.

Questo è il momento dell’emergenza. Siamo tutti uniti negli appelli fatti dalle istituzioni per la responsabilità dei comportamenti, per uscire da questo momento difficile il più presto possibile. Occorre, però, che amministrazioni comunali e Governo siano consapevoli che gli ambulanti hanno una famiglia ed impegni economici; ed un’interruzione delle attività almeno fino al 3 aprile, avrà un forte impatto in materia di liquidità far fronte alle scadenze e alle necessità della vita giornaliera.

Queste le richieste avanzate dalla categoria.

Ai Comuni:

- sospensione e abbattimento pagamento COSAP;

- sospensione e riduzione pagamento TARI;

- non conteggio delle assenze in questo periodo.

Al Governo:

- considerare nel comparto turismo anche gli ambulanti dei raggruppamenti turistici, visto che vivono quasi completamente grazie ai flussi turistici;

- sospensione scadenze INPS;

- finanziamenti immediati a tasso zero;

- cassa integrazione per tutte le tipologie di aziende;

- rinvio al 31 Dicembre dell’obbligo dell’invio telematico degli scontrini;

- rinvio al 31 Dicembre della lotteria;

- credito d’imposta per le aziende danneggiate;

- sospensione pagamenti di bollette, mutui e finanziamenti alle aziende.

Richieste avanzate con l’obiettivo di far sopravvivere le imprese ambulanti che spesso rappresentano una rete commerciale di vicinato laddove non c’è niente. Un settore produttivo che non ha nessuna sussistenza e nessun paracadute, che vive solo del proprio lavoro.

Fonte: Confesercenti - Ufficio Stampa

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