Verso un accordo triennale con l’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti


Approvato lo schema di collaborazione tra Regione Toscana e Unione italiana dei ciechi e ipovedenti onlus (sezione toscana) per la realizzazione di attività che favoriscano l'integrazione, la tutela della condizione delle persone con disabilità visiva e la promozione dei loro diritti. Il via libera è stato formalizzato, tramite apposito atto, nel corso dell’ultima seduta di Giunta su proposta dell’assessore regionale al diritto alla salute Stefania Saccardi.

La delibera contiene lo schema di collaborazione tra le parti, che si tradurrà in un accordo (che sarà sottoscritto a breve) per la realizzazione di progetti comuni, destinati ad accrescere l’autonomia e l’inclusione sociale delle persone non vedenti e per la promozione di iniziative di sensibilizzazione su tematiche legate alla disabilità visiva. I risultati ottenuti con i due precedenti accordi annuali (l'ultimo è scaduto lo scorso mese di settembre) sono stati molto significativi tanto che la stipula del nuovo accordo sarà di durata triennale. Per ciascuno dei tre anni di collaborazione, la Regione si impegnerà a destinare all’Uici la somma di 30mila euro per la realizzazione delle attività oggetto dell’accordo.

“La Regione è impegnata da tempo su queste tematiche. Da anni collabora in modo ottimale con l’Uici tramite la Scuola nazionale cani guida per ciechi di Scandicci  per l'addestramento e la consegna di cani guida alle persone non vedenti, e la Stamperia braille per l’attività di trascrizione dei testi scolastici per studenti o per la ristampa di opere dedicate - ha sottolineato Stefania Saccardi -. E’ nostra volontà proseguire su questa strada, dando il nostro massimo sostegno alle persone disabili, perché possano recuperare la loro autonomia personale e vivere il quotidiano come chiunque altro. L’accordo che andremo a sottoscrivere ci aiuterà a consolidare le nostre migliori esperienze sulla disabilità e a promuovere p rogetti innovativi sull’accessibilità per tutti, a tutela delle persone più fragili”.

Fonte: Regione Toscana

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