C'è chi si ferma per la salvaguardia della salute pubblica e chi non può farlo perché gli è stato chiesto un ulteriore sforzo e senso di responsabilità. Tra questi, tutto il personale del sistema sanitario italiano, quello del sistema della Protezione civile e del volontariato.
Ma c'è un'altra categoria di lavoratori che rimane in trincea: gli operatori della logistica, gli autotrasportatori (corrieri, camionisti, autisti, padroncini) che ogni giorno stanno assicurando i rifornimenti di prima necessità ai negozi di alimentari, supermercati, farmacie, agli stessi ospedali.
"Siamo in prima linea – spiega David D’Agostino, presidente di Confartigianato Trasporti Pistoia - è sempre stato così e bisogna continuare ad esserlo anche in questi momenti di difficoltà nazionale. Ma chiediamo dignità per un lavoro che sta diventando sempre più difficile. In questi giorni siamo esposti per primi ai rischi, eppure in alcuni casi non ci vengono garantiti nemmeno i servizi primari. La chiusura dell’autogrill alle ore 18 ne è un esempio, a fine serata tanti autisti non trovano un posto per fare una doccia o dove potersi rifocillare e nemmeno utilizzare i servizi igienici durante la sosta. Tutto questo è inaudito. Le aree di servizio non sono ritrovi per la movida. E' evidente – conclude D’Agostino che il provvedimento di chiusura dei locali, deve escludere gli autogrill per aiutarci a rispettare i tempi di sosta e di riposo. Ci auguriamo inoltre che qualora ci fossero ulteriori restrizioni agli spostamenti, sia garantita alle imprese di autotrasporto la fine delle consegne e il rientro nelle sedi”.
Fonte: Confartigianato Pistoia
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