Rivolte nelle carceri, Fondazione Antonino Caponnetto: "Preoccupati"

"Non è questo il modo per richiedere migliori condizioni carcerarie"


“La Fondazione Caponnetto nell'esprimere la propria preoccupazione per le rivolte nelle carceri si domanda se dietro tali episodi non ci sia una regia unica mirante ad ottenere l'amnistia e l'indulto.
Le rivolte sono avvenute in modo simultaneo da nord a sud con degli scenari simili, con le proteste esterne in contemporanea ed in un momento in cui lo Stato è in una situazione emergenziale e quindi di debolezza intrinseca.
Tra l'altro da tempo esiste un movimento che mira ad abbattere norme quali il 41bis e questo desta ulteriore preoccupazione.
Non è questo il modo per richiedere migliori condizioni carcerarie.
Lo Stato deve mostrare la fermezza e la umanità necessaria per superare tale situazione che non può essere tollerata oltremodo”.

Lo dichiara Salvatore Calleri presidente Fondazione Antonino Caponnetto.

Fonte: Fondazione Antonino Caponnetto - Ufficio Stampa

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