L’Università di Pisa supera a pieni voti il primo test delle lezioni a distanza. Coperto l’84% del totale dei corsi di laurea magistrale, triennale e a ciclo unico, per un totale di 43.843 studenti unici raggiunti attraverso le piattaforme Microsoft Teams e Google Meet. Pari al 90% di tutti gli iscritti all’Ateneo pisano.
“Nel caos di questi giorni la capacità di reazione che ha dimostrato la nostra comunità è stata veramente eccezionale. – ha commentato il rettore dell’Università di Pisa, Paolo Mancarella - In soli quattro giorni il sistema informatico di ateneo ha messo in piedi l’infrastruttura per gestire oltre 2000 corsi e le istruzioni per docenti e studenti. Quando abitualmente il nostro Ateneo ha un solo corso online. E lunedì mattina tutti erano già pronti a partire".
"Un risultato assolutamente non scontato - prosegue Mancarella - che, da rettore e informatico, mi rende ancor più orgoglioso della nostra Università e di cui devo ringraziare tutto lo staff di supporto e i nostri docenti per aver risposto in tempi così brevi. In particolare voglio ringraziare il nostro prorettore all'informatica, professor Paolo Ferragina, il presidente del Sistema Informatico Dipartimentale, professor Antonio Cisternino, il delegato al monitoraggio e all’ottimizzazione dell’uso degli spazi per la didattica, professor Vincenzo Gervasi, e il dirigente del settore telecomunicazioni Stefano Suin che, assieme alle donne e agli uomini dei loro staff, hanno reso possibile tutto ciò".
Pisa conferma, così, la sua grande tradizione informatica con un successo che fa guardare con maggior tranquillità alle prossime settimane, in cui la didattica online sarà fondamentale per il proseguimento delle attività didattiche dell’Ateneo. Anche in considerazione delle ultime decisioni prese dal Primo Ministro Giuseppe Conte che, in giornata, verranno immediatamente recepite dall’Università di Pisa con un nuovo decreto rettorale.
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Nell’immagine: La mappa degli studenti che si sono collegati con Google Meet alle lezioni online dell’Università di Pisa. Quelli collegati tramite la piattaforma Microsoft Teams sono stati addirittura tre volte di più.
Fonte: Università di Pisa
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