Protesta in carcere a Prato, celle in fiamme

Sulla scia delle proteste che da ieri, 8 marzo, si sono scatenate nei carceri italiani a casusa del Dpsm sul coronavirus, è in corso una protesta al carcere in Prato. Polizia e carabinieri hanno cinturato la zona del penitenziario. Ci sarebbero celle a fuoco, sul posto intervengono anche i vigili del fuoco. Dall'esterno si sentono le grida.

La protesta è partita questa mattina, in una sola sezione della casa circondariale. Quando sembrava rientrata si è estesa ad altre due sezioni del carcere. In tutto nel penitenziario pratese ci sono circa 600 detenuti.  Tra le urla che si sentono all'esterno quelli di "indulto" e "libertà".

Prefetto: la rivolta coinvolge parte dei detenuti

Il prefetto di Prato Rosalba Scialla fa sapere che nel carcere cittadino della Dogaia i disordini  "riguardano il settore con detenuti di media sicurezza. Non tutti i detenuti partecipano alla rivolta. In questo momento ci risulta che un gruppo sta cercando di sfondare un cancello esterno al loro reparto. Il cancello dà accesso a un cortile che, comunque, resta dentro la struttura". La zona è stata circondata dalle forze dell'ordine. Ci sono celle date alle fiamme. "Sono in contatto col direttore del carcere e col questore, la situazione sta evolvendo momento per momento", ha aggiunto il prefetto.

Notizia in aggiornamento

Notizie correlate



Tutte le notizie di Prato

<< Indietro

torna a inizio pagina