“La salute prima di tutto. Siamo in una situazione eccezionale e dobbiamo rispettare le regole per rallentare e bloccare la diffusione del virus: ne va della vita o della morte delle persone. Non scherziamo su queste cose. Come artigiani noi siamo pronti a rispettare qualsiasi regola e indicazione che ci verrà data, ma serve chiarezza e uniformità. Se c'è da chiudere i servizi non essenziali per due-tre settimane siamo pronti a farlo ma ipotizzare chiusure in ordine sparso senza una chiara indicazione nazionale rischia di essere soltanto un palliativo. Non risolve il problema e non contribuisce a contenere la diffusione del virus. In una fase come questa è importante aspettare un decreto ad hoc valido a livello nazionale altrimenti si rischia soltanto di generare ulteriore confusione in una fase dove purtroppo di confusione ne abbiamo già vista abbastanza.” E' quanto dichiarato da Alessandro Sorani, presidente di Confartigianato Imprese Firenze in merito all'ipotesi di chiudere i negozi a Firenze.
“Una chiusura parziale di alcune attività commerciali – continua Sorani – è inutile se altri uffici dove l'affluenza è sicuramente superiore restano aperti. O viene applicato il cosiddetto ‘Metodo Wuhan’ dove viene chiuso tutto e subito per contenere in maniera efficace il diffondersi del virus o altrimenti ogni soluzione intermedia rischia di essere inefficace. Lo abbiamo già visto dopo la chiusura delle scuole con tanti ragazzi che hanno interpretato questa chiusura come una vacanza imprevista per riversarsi in luoghi di aggregazione non controllati e difficilmente gestibili.”
“Infine – conclude Sorani – è bene ricordare che ci sono molteplici attività assolutamente necessarie alla popolazione sopratutto in questa fase. Togliere presidi dove poter acquistare beni di prima necessità dignifica non solo non contenere il virus ma bloccare l'intera popolazione.”
Fonte: Confartigianato Firenze
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