Coronavirus, nuovo decreto: chiusi anche pub e musei, sospese le cerimonie

In tarda notte il premier Giuseppe Conte ha firmato il nuovo Dpcm riguardo il Coronavirus, prendendo misure sempre più stringenti per quanto riguarda le zone rosse.

Anche le altre parti d'Italia - nel nostro caso la Toscana - sono ovviamente toccate da questo decreto, ma in maniera più lieve rispetto alla Lombardia e altre 14 province di Veneto, Emilia Romagna, Marche e Piemonte. Queste ultime zone sono state chiuse. Non si può entrare o uscire se non per gravi motivi.

Sull'intero territorio nazionale stop confermato a tutte le attività che comportano assembramenti, quindi il cinema o il teatro o il calcio (anche se a porte chiuse). Stop agli eventi culturali, alle discoteche, ai pub, ai musei e a molto altro: sono sospese le celebrazioni religiose o civili come funerali o matrimoni, ma anche tutte le manifestazioni tali da “non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”.

"Si raccomanda di limitare la mobilità al di fuori dei propri luoghi di dimora abituale ai casi strettamente necessari” si legge all'interno del decreto. Qui trovate il Dpcm nel dettaglio.

Regione al lavoro per recepire il nuovo decreto

Sospensione di eventi, manifestazioni, spettacoli, messe e funerali, stop alle attività di pub, discoteche, scuole di ballo; gare ed eventi sportivi a porte chiuse, chiusura di musei e istituti di cultura, confermata quella di scuole, servizi per l'infanzia, corsi di formazione. Bar e ristoranti aperti ma con l'obbligo di rispettare la distanza di almeno un metro fra i clienti e negozi con ingressi contingentati. E poi, ancora, raccomandazione ai datori di lavoro di far ricorso al "lavoro agile" e a ferie e congedi ovunque possibile. Queste alcune delle misure del nuovo decreto decreto varato oggi dal presidente del consiglio e che, oltre a stabilire le nuove "zone rosse" detta, all'articolo 2, le disposizioni valide sul resto del territorio nazionale e quindi anche per la Toscana.

La Regione si è attivata per recepire e diffondere al massimo la conoscenza delle disposizioni contenute nel decreto che introducono alcune novità e ribadiscono o inaspriscono raccomandazioni e divieti già presenti nelle precedenti ordinanze.

"Ci siamo subito attivati - spiega il presidente Rossi - perché in questa fase è essenziale limitare al massimo le occasioni di contagio e l'unico modo per contrastare la diffusione del virus passa necessariamente per un cambiamento dei comportamenti individuali, che dovranno più di sempre improntarsi ad un senso di responsabilità collettiva. Sono misure severe, che incidono sulla vita sociale di tutti e che hanno conseguenze sul piano economico, lavorativo, psicologico di ciascuno. Ci stiamo attrezzando per diffonderne al massimo la conoscenza, perché dal loro rispetto deriva la sicurezza di ciascuno e quindi di tutta la collettività e la necessità, improrogabile, di proteggere le persone più fragili e sostenere il lavoro di quanti sono impegnati, ventiquattro ore su ventiquattro, nella prevenzione, cura dei malati e contenimento dell'emergenza".    

Le misure del nuovo decreto che la Regione tradurrà in una nuova ordinanza, più nel dettaglio, prevedono:  
- lo stop a congressi, riunioni, meeting e eventi sociali in cui è coinvolto personale sanitario o personale incaricato dello svolgimento di servizi pubblici essenziali o di pubblica utilità nonché ogni altra attività convegnistica o congressuale.
- Sospese, a pena di sanzioni e sospensione dell'attività, manifestazioni, eventi e spettacoli, compresi quelli nei cinema e teatri, le attività di pub e discoteche, scuole di ballo, sale giochi.

- Restano chiusi musei e istituti di cultura

- Per bar e ristoranti lo svolgimento delle attività può avvenire solo con obbligo, a carico dell’esercente, di far rispettare la distanza di sicurezza di almeno un metro, mentre per le atre attività commerciali si raccomanda di contingentare gli accessi, sempre nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro

- Sport: sono sospesi eventi e competizioni sportive al pubblico, consentite quelle a porte chiuse, compresi gli allenamenti agonistici, ma sotto il controllo di personale medico per verificare il rispetto delle norme per la riduzione del rischio di contagio e il rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro;

- Scuola e Università: si conferma sospensione di tutti i servizi educativi e le attività didattiche e formative, ferma restando la possibilità di svolgere attività a distanza (anche nelle università e nelle istituzioni di alta formazione), ribadito lo stop ai viaggi e scambi di istruzione, uscite e visite guidate; esclusi dal divieto i corsi di specializzazione e formazione in medicina e i tirocini delle professioni sanitarie.

- Università e scuole dovranno assicurare il recupero delle attività formative, nonché di quelle curriculari e di ogni altra prova; le assenze degli studenti causate dalla sospensione non sono computate ai fini dell’eventuale ammissione ad esami finali e ai fini delle relative valutazioni

- Ospedali,Rsa,lungodegenze: vietato agli accompagnatori restare nelle sale di attesa dei pronto soccorso (salvoe specifiche indicazioni del personale). L’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, Rsa, hospice, strutture riabilitative e residenziali per anziani autosufficienti e non, è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione

- Lavoro: il lavoro agile può essere applicato dai datori di lavoro per tutta la durata dell’emergenza, anche in assenza degli accordi individuali previsti per legge;
qualora sia possibile, si raccomanda ai datori di lavoro di favorire la fruizione di periodi di congedo ordinario o ferie.

- Carcere: previste misure di prevenzione per i nuovi ingressi negli istituti di pena toscani, dove ieri sono state montate dalla protezione civile le tende di pretriage, i casi sintomatici vengono posti in isolamento e si raccomanda di valutare la possibilità di misure alternative al carcere. I colloqui visivi avvengono in modalità telefonica o video e solo in casi eccezionali può essere autorizzato il colloquio personale ma a distanza di almeno due metri;

- Luoghi di culto, messe, cerimonie, funerali: l’apertura dei luoghi di culto è consentita solo con l’adozione di misure per evitare assembramenti e nel rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro; sono sospese le cerimonie civili e religiose, compresi i funerali.

- Quarantena: divieto assoluto di mobilità dall’abitazione o dimora per le persone in quarantena.

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