Anche la Memoria non si ferma. Sarà una commemorazione molto sotto tono quella che si svolgerà domenica 8 marzo 2020. In quella data ricorre il 76° anniversario della deportazione nei campi di sterminio nazisti di 55 cittadini di Empoli. Anche questa è una data che la Città di Empoli non dimentica, ricorda e commemora ogni anno, come momento fondamentale di trasmissione della memoria storica, di racconto e di testimonianza umana.
Per questa edizione purtroppo non è possibile rinnovare il rapporto di amicizia con la cittadina austriaca gemellata St. Georgen an der Gusen che non potrà essere presente con una delegazione: il sindaco Erich Wahl, nei giorni scorsi, ha inviato una comunicazione che annullava il viaggio a Empoli per le disposizioni sul CoronaVirus Covid 19.
Ma tutta la commemorazione non prevede la presenza di amministratori e autorità cittadine per gli stessi motivi.
Sarà il presidente del Consiglio Comunale, Alessio Mantellassi, delegato alla cultura della memoria, a presenziare, insieme al gonfalone civico, alla santa messa delle 10.30, officiata nella Collegiata di Sant’Andreda da Don Guido Engels.
Quindi a seguire si terrà una semplice deposizione di una corona di alloro alla targa in onore dei deportati, alla vecchia ciminiera della Vetreria Taddei, in Via Fratelli Rosselli.
8 Marzo 1944 - Cinquantacinque empolesi, tra cui 26 operai della ex Vetreria Taddei, furono sequestrati dai nazi-fascisti, quindi portati a Firenze e da lì in treno nei campi di sterminio nazisti: il rastrellamento iniziò proprio l’8 marzo 1944 dopo che in molti avevano aderito allo sciopero del 4 marzo.
Fonte: Comune di Empoli - Ufficio stampa
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