Non c'è un clima sereno nelle concerie per il Coronavirus, per usare un eufemismo. Il decreto di ieri, mercoledì 4 marzo, è stato un bel colpo anche per le aziende della Zona del Cuoio e non solo. Da tempo, però, il Covid-19 sta spaventando e rallentando l'economia del distretto di Santa Croce sull'Arno e zone limitrofe. Ne ha parlato anche Aldo Gliozzi, direttore della Associazione Conciatori.
A margine della presentazione di Aquart, Gliozzi ha spiegato: "È un momento di forte preoccupazione per il settore. Il mercato cinese è uno dei più importanti per noi, anche per quanto concerne il consumo e non solo la lavorazione. C'è timore, molte case di moda hanno ridotto o sospeso gli ordinativi. È una situazione complicata, difficile da affrontare e non sarà facile prevedere il risultato finale totale. L'Assoconciatori si sta muovendo sia con le istituzioni locali sia con gli enti preposti regionali e nazionali. Il decreto per ora non ha dato grandi iniziative sulla parte economica".
Quand'è che la situazione potrebbe tornare normale? La risposta è difficilissima, ha confermato Gliozzi: "A questo punto per noi sarebbe importante capire il momento temporale del picco dell'epidemia, una volta superato allora anche il nostro mercato ripartirà, perché vedremmo la fine. Fino allora è difficile dare numeri sulla diminuzione di fatturato o altro, altrimenti si danno dati a caso. La Cina pesa il 25-30% sul fatturato nostro, ma quanto fatturato si perderà non si sa".
Il distretto viene da un 2019 non positivo, il 2020 pareva un anno importante e interessante ma il Coronavirus ha vanificato un esordio positivo: "Il rischio è quello di perdere l'annata. Le conce lavorano un anno e mezzo avanti rispetto ai negozi, è il momento di produzione massima per l'inverno 2021 e perdere questi mesi significa perdere il 70% del lavoro di un anno. Sono cose che non fanno piacere per il Made in Italy in generale, ma sta al Governo tutelare questo danno d'immagine".
LE COSE DA SAPERE SUL CORONAVIRUS
Per fare chiarezza sul Covid-19, ecco le dieci norme da seguire diramate dal Ministero della Salute. Qui le ultime disposizioni della Regione.
Per ogni utile informazione è in funzione il numero telefonico di pubblica utilità istituito da Ministero della Sanità 1500, attivo 24 ore su 24. Qui i numeri per ogni singola Asl di riferimento.
Di seguito alcuni link utili dal Ministero della Salute e dalla Regione.
Gianmarco Lotti
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