“E’ successo, può ancora succedere”. Ha preso in prestito una celebre citazione di Primo Levi, il presidente di Anp Cia Toscana Enrico Vacirca, durante l’incontro con gli studenti dell’istituto “Pier Cironi” di Prato dedicato alla memoria. Ogni giorno è il giorno di memoria, attraverso letture e testimonianze del passato e del presente. Vacirca ha poi messo in guardia i giovani studenti dal revisionismo storico e dalle notizie false.
L’incontro organizzato dai pensionati dell’Anp Cia Toscana porta avanti l’impegno per il passaggio di testimone. «L’impegno di Anp per mantenere viva la memoria – aggiunge Vacirca - dalla discriminazione tramite le leggi razziali, della deportazione e dello sterminio, avvenuto tramite i campi di concentramento durante la Seconda guerra mondiale, pianificato e attuato anche in Italia per mano nazifascista».
L’iniziativa è stata ispirata anche dalle parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ammonisce: «Disinvolte manipolazioni strumentali del passato, persistenti riscritture di avvenimenti, tentazioni revisioniste alimentano interpretazioni oscure entro le quali si pretende di attingere versioni a uso settario, nel tentativo di convalidare, a posteriori, scelte di schieramento, opinioni di ieri». Un monito importante contro i vari tentativi di oscurare la realtà che è stata e condiviso dall’Associazione pensionati della Cia Toscana.
Il preside dell’istituto, Alessandro Giorni, ha ricordato il ruolo fondamentale della conoscenza della storia e dell’istruzione, ha seguito un intervento dell’assessore alla pubblica istruzione a alla memoria del Comune di Prato Ilaria Santi che ha ricordato l’impegno del comune nel promuovere la cultura della memoria, tanto da dedicare un assessorato a questa tematica.
Si è poi parlato delle deportazioni che hanno riguardato il territorio pratese, con numeri e documenti a cura di Enrico Iozzelli, Fondazione Museo e Centro di documentazione della deportazione e resistenza – Luoghi della memoria toscana, che ha sottolineato come le deportazioni siano state “realizzate da uomini e non da mostri”. Mentre Paolo de Simonis, Anei – Associazione Nazionale Ex Internati, ha coinvolto i ragazzi in un percorso didattico sul valore della memoria e sulle similitudini tra episodi passati e quotidiani. Infine il legame tra nazifascismo e sport. Tiziano Lanzini, del Consiglio nazionale Aned – Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti, ha raccontato storie e mostrato testimonianze di atleti e sportivi che hanno conosciuto l’oppressione nazi-fascista e la prigionia nei campi di concentramento.
Fonte: Ufficio stampa
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