#Tuscanytogether, Ciuoffo: "Adesso occorre dare continuità al percorso"

Stefano Ciuoffo

Dare continuità ad un percorso già avviato in questi anni e che mette la Toscana in una posizione di vantaggio, anche per quanto riguarda il superamento delle criticità attuali. La Toscana del turismo si è data appuntamento stamattina al Palazzo dei Congressi a Firenze per fare il punto sul nuovo modello creato in collaborazione con Toscana Promozione Turistica e Anci. All’incontro, oltre all’assessore al turismo Stefano Ciuoffo, c’erano anche il direttore di Toscana Promozione Turistica Francesco Palumbo, il presidente di Anci e sindaco di Prato Matteo Biffoni, il direttore di Fondazione Sistema Toscana Paolo Chiappini. Breve saluto anche da parte del presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani.

“Non è sicuramente questo il clima che immaginavo di trovare in un’occasione come questa – spiega Ciuoffo -, organizzata e studiata per fare una fotografia del sistema creato in questi anni e riflettere su ciò che ancora resta da fare. Quello raggiunto finora è importantissimo, ma ora occorre dare continuità a queste scelte. Abbiamo costruito le fondamenta, ma il palazzo ancora non è terminato. Oggi è una sorta di passaggio di testimone, a chi verrà dopo. Ripeto, dare continuità a questo percorso, con politiche regionali e locali coerenti, e con risorse strutturali diventa un passaggio decisivo. Il turismo rappresenta per la Toscana il vero modo per redistribuire la ricchezza, per ridare fiato a tante realtà. Il passaggio in cui ci troviamo ora forse è quello più complicato”. Inevitabile un accenno alla situazione contingente. “In una situazione del genere – ha aggiunto Ciuoffo - aver avviato un percorso del genere mette la Toscana in una posizione di vantaggio, sono sicuro che ne usciremo ancora più forti. Con la paura non si governa un paese. La Toscana ha dimostrato di sapersi far carico delle criticità con misure adeguate alla realtà. Purtroppo tanti comportamenti irresponsabili visti in questi giorni stanno mettendo in gioco la reputazione di un intero paese, che è invece una meta sicura. Credo che di questo, una volta conclusa l’emergenza, si dovrà conservare memoria”.

Il metodo adottato con #TuscanyTogether è stato il tema centrale dell’intervento di Francesco Palumbo. “Prima di tutto un metodo rivolto agli enti locali e operatori toscani insieme all'azione di ingaggio #myTuscany. Per la prima volta i comuni in forma associata fanno scelte e indicano le necessità delle loro destinazioni turistiche, per adottare in maniera condivisa una precisa strategia, anche per far fronte ad una situazione di emergenza, come quella che stiamo vivendo. Toscana Promozione Turistica mette a disposizione linee guida che dettagliano strumenti e tempi di lavoro, una cabina di regia dedicata e sempre aperta per un'azione coordinata. La promozione deve essere legata alla possibilità di accesso ai servizi di accoglienza e informazione. Stiamo mettendo a sistema una rete virtuosa con tutti gli interlocutori, pubblici e privati, con l’obiettivi comune di rilanciare la competitività e la sostenibilità delle imprese”. Proiezioni dopo ciò che sta accadendo ancora è prematuro farne. “Dobbiamo farci trovare pronti – ha concluso Palumbo – nei prossimi mesi, quando il mercato dovrà ripartire e capire quali saranno gli scenari del turismo dopo questo evento. E continuare ad insistere sul fatto che la Toscana è una destinazione aperta sicura, accogliente e che anche adesso forme di turismo sono possibili, in sicurezza, considerando la capacità di prevenzione e cura del sistema pubblico regionale”.

Anche Matteo Biffoni mette l’accento sull’importanza, rispetto all’attualità, di aver costruito un modello. “La macchina è già rodata, quindi la capacità di diffondere dal centro ai territori scelte e strategie per provare, in qualche modo, ad arginare il disastro che sta avvenendo anche in Toscana, ha aiutato. Il pregresso di relazioni tra Regione, Comuni ed operatori ha messo in moto un meccanismo più lineare ed efficace per cercare di tamponare una situazione così critica. I primi a risentirne sono le attività legate al turismo. Presto gli effetti si faranno sentire anche in tutti gli altri settori, ma siamo tutti al lavoro per contenerli al massimo”.

Fonte: Regione Toscana

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