Un tuffo nella storia di Pisa con una doppia visita guidata gratuita alle due mostre del Sistema museale d’ateneo: appuntamento domenica 1° marzo alle 16 al Centro congressi Le Benedettine con “Hello World!” nell’ambito di Informatica50 (piazza San Paolo a Ripa d’Arno, 16) e alle 17.30 al Museo della Grafica con “Olivetti@Toscana.it” (Lungarno Galileo Galilei, 9) per un tour nelle due esposizioni pisane, in un dialogo ideale tra due dei lungarni di Mezzogiorno (posti limitati; prenotazione obbligatoria su Eventbrite, al link: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-visite-guidate-gratuite-alle-mostre-olivettitoscanait-e-hello-world-per-un-tuffo-negli-anni-del-95803658321. È possibile anche prenotarsi a una sola visita).
Un vero e proprio viaggio negli anni del boom economico per ripercorrere le evoluzioni tecnologiche che si sono succedute all’ombra della Torre, attraverso le macchine che ne hanno segnato i primati nei campi dell’informatica e delle scienze. A Pisa, infatti, alla fine degli anni Cinquanta, è nata la prima calcolatrice scientifica italiana, la Calcolatrice Elettronica Pisana (CEP), in sinergia con il Laboratorio di Ricerca Elettronica Olivetti.
Si parte alle Benedettine con “Hello World!”, l’esposizione multimediale organizzata nell’ambito di Informatica50, ciclo di eventi che celebra il mezzo secolo del corso di laurea in Scienze dell’informazione dell’Università di Pisa, e ripercorre 150 anni di storia dell’informatica, dai primi giganteschi calcolatori fino alla rivoluzione degli smartphone. Dagli aritmometri ai narratori virtuali, da paesaggi sonori elettronici a pannelli in realtà virtuale a 360°, “Hello Word!” è un percorso interattivo diviso in sei sezioni che illustrano l’evoluzione degli strumenti per il calcolo, dalle macchine meccaniche ai computer Apple, coprendo un arco temporale che dalla seconda metà dell’Ottocento arriva fino agli anni 2000, passando per oggetti iconici come la Olivetti Programma 101, Enigma fino ai moderni Apple.
Dal Palazzo Lanfranchi le fa eco “Olivetti@Toscana.it” al Museo della Grafica, che ripercorre il legame tra Adriano Olivetti e la Toscana attraverso tre elementi chiave: territorio, comunità e architettura. Tra materiali esclusivi e inediti si svela l’impatto sociale di una vicenda che merita di essere raccontata perché rappresenta un contributo fondamentale alla cultura, non solo pisana ma dell’intero Paese.
Fonte: Ufficio stampa
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