Mettere un freno allo spreco alimentare partendo dalla formazione dei futuri professionisti della ristorazione. È l’obiettivo del progetto ‘La mia scuola senza spreco’ che ha preso il via oggi all’istituto alberghiero Aurelio Saffi di Firenze con un calendario di lezioni teoriche e pratiche sul fenomeno dello spreco alimentare: obiettivo far acquisire agli studenti conoscenze e strumenti pratici per la loro vita professionale nel settore della ristorazione. Il progetto è il risultato di un percorso avviato nel 2019 dallo Sportello Eco equo in collaborazione con l’istituto Saffi e varie realtà associative.
“Un progetto pensato per diffondere sempre maggiore consapevolezza sul fenomeno dello spreco alimentare – hanno detto l’assessore all’Ambiente Cecilia Del Re e l’assessore all’Educazione Sara Funaro -, a partire dai ragazzi che diventeranno i futuri professionisti della ristorazione. È importante fornire agli studenti gli strumenti teorici e pratici per ripensare l’utilizzo delle risorse alimentari in un’ottica più sostenibile”.
L’attività formativa sarà articolata in lezioni in aula ed esercitazioni pratiche condotte dagli insegnanti dell’istituto in team con gli esperti dell’associazione le Mele di Newton, chiamati ad approfondire i contenuti didattici legati al fenomeno dello spreco alimentare (conservazione e deperimento degli alimenti, approvvigionamento, manipolazione e cottura, confezionamento, etichettatura). Particolare rilievo sarà dato alla sezione pratica che consentirà di sperimentare soluzioni per ridurre gli sprechi, mettere in luce opportunità e criticità legate all’apprendimento scolastico e alla futura vita professionale.
L’approccio seguito valorizzerà la capacità di improvvisazione con l’obiettivo di dare precedenza alle risorse disponibili, prima di affidarsi a una lista della spesa o a un menu prestabilito. Il progetto si concluderà il 28 marzo con un evento pubblico in occasione della festa di primavera, anticipato il 25 marzo da una ‘serata degustazione’ organizzata dagli studenti utilizzando le eccedenze di magazzino della scuola e altri prodotti in eccedenza offerti dalla grande distribuzione.
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio stampa
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