Preso atto degli orientamenti della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana, sentite anche le Autorità civili, i Vescovi delle Diocesi della Toscana dispongono che, in considerazione dell’attuale situazione sanitaria nella regione, nelle chiese ci si attenga ai seguenti comportamenti:
- tenere vuote le acquasantiere;
- omettere il gesto dello scambio della pace nelle celebrazioni liturgiche;
- distribuire la Santa Comunione esclusivamente sulla mano;
- prendere precauzioni durante le Confessioni auricolari e in contesti di contatti personali.
I sacerdoti spieghino ai fedeli che si tratta di doverose misure precauzionali, da attuare per il bene della società.
Non si ritiene al momento di dover prendere altri provvedimenti che possano limitare la vita pastorale, raccomandando di seguire al riguardo quanto disposto dalle Autorità civili per la vita sociale in genere. Queste disposizioni valgono fino a nuova comunicazione.
I Vescovi esprimono la loro vicinanza a quanti, malati e persone loro prossime, soffrono a causa dell’epidemia, come pure a quanti sono impegnati a contrastarla sul piano sanitario o a prendere decisioni per affrontare la situazione nella vita sociale. Invitano tutti alla preghiera per invocare dalla misericordia divina il conforto del cuore e la liberazione dal male.
Alle disposizioni comuni dei vescovi toscani mons. Tardelli, vescovo di Pistoia, per la sua diocesi di riferimento ha aggiunto ulteriori indicazioni alla quali attenersi:
1. Al momento attuale non si prevede la celebrazione della Eucaristia a porte chiuse, né la sospensione del catechismo. Gli assembramenti di persone però possono essere rischiosi e quindi occorre limitarli. La situazione è comunque in evoluzione e nel caso il contagio si diffondesse, dovremmo passare a misure più drastiche.
2. Invito i parroci, durante la settimana, autorizzandola per le ferie di Quaresima, a celebrare la S. Messa “PER QUALUNQUE NECESSITA” che si trova nel Messale Romano nella sezione “Messe per diverse necessità”
3. Si preghi e si inviti a pregare per la cessazione del male e per i malati, i loro familiari e le autorità preposte alla salute pubblica
Di seguito alcune intenzioni da aggiungersi alla preghiera dei fedeli:
1. Dio onnipotente e misericordioso, allontana da noi il pericolo che ci sovrasta; sostienici nella lotta contro il male che minaccia la nostra salute e opera tu, laddove la nostra impotenza di uomini non riesce ad arrivare; aiutaci infine a far si che anche questa emergenza, divenga motivo di conversione e rinnovamento interiore, di accresciuta carità e di nuova speranza per tutta l’umanità. Noi ti preghiamo.
2. Guarda Signore anche tutti i malati e i sofferenti: fa che sentano il tuo conforto e sostieni i familiari col tuo amore. Chiunque è toccato dal male esperimenti il conforto della fraternità e la consolazione della speranza. Noi ti preghiamo
3. Ti preghiamo infine per tutto il personale sanitario, esposto al pericolo e dedito generosamente al bene comune. Tutta la società li sostenga perché non venga meno il coraggio e la voglia di combattere il male. Sii vicino anche a tutte le autorità civili preposte alla salute pubblica perché operino con coscienza e autentico senso di responsabilità.
Fonte: Diocesi della Toscana
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