Di seguito il bollettino dell'azienda sanitaria Nord Ovest (che copre le province di Massa Carrara, Lucca, Livorno e quasi la totalità di Pisa escluso il comprensorio del cuoio) sulle novità in merito all'allerta coronavirus.
Tende davanti agli ospedali
In tutte le strutture di Pronto Soccorso degli ospedali dell’Azienda USL Toscana nord ovest è stato attivato in maniera preliminare un pre-triage per le persone che provengono dalle zone a rischio e che presentano sintomi come febbre, tosse e malattie respiratorie acute, che vengono così indirizzate ad un percorso dedicato. Verrà anche fatta indossare la mascherina alle persone per le quali questa misura viene ritenuta necessaria, prima che arrivino all’interno del pronto soccorso.
In cinque ospedali - Apuane, Lucca, Pontedera, Cecina e Versilia - la Protezione civile ha già montato o sta montando delle tende per creare la zona di pre-triage fuori dai pronto soccorso. In fase di verifica la necessità di allestire le tende anche negli altri ospedali, che comunque si sono organizzati per garantire lo stesso screening preventivo con altre modalità, considerata la specifica disponibilità di spazi all’interno ed all’esterno del Pronto Soccorso.
Check point all’ingresso degli ospedali
Negli ospedali è in corso di istituzione un unico ingresso controllato – check point, oltre ovviamente al Pronto Soccorso.
Qui, nei prossimi giorni, partirà un servizio di controllo durante il quale saranno chieste informazioni in merito alla eventuale presenza di tosse o raffreddore e sarà rilevata la temperatura tramite termoscan. Se necessario all’ingresso, come in tutte le sale di attesa presenti in ospedale, sarà richiesto di indossare una mascherina come misure cautelativa nei confronti delle altre persone.
L'Azienda si appella alla comprensione della cittadinanza perché anche questo è un provvedimento a tutela della salute collettiva. Si conferma che chi manifesta sintomi come febbre, tosse, malattie respiratorie acute non deve far visita ai degenti e che deve essere molto limitato l’accesso a reparti ed ambulatori di accompagnatori e visitatori. L'obiettivo dell'Azienda è quello di rendere il più remoto possibile l'accesso in ospedale di cittadini con sintomi.
Vista la specificità di Livorno si evidenziano anche le nuove modalità, attivate da oggi, finalizzate ad assicurare un ingresso unico all’ospedale di Livorno.
Tutti gli utenti, i visitatori e gli accompagnatori che entreranno nelle strutture presenti all’interno del perimetro ospedaliero, compreso quindi il centro socio sanitario Livorno Centro (ex poliambulatorio) dovranno necessariamente farlo dall’accesso principale di viale Alfieri.
Saranno chiusi tutti gli altri ingressi pedonali: via della Meridiana, Viale Alfieri (pad.24 e rampa accesso laterale), cupola Santa Giulia ecc. Restano aperti il varco pedonale di Via Gramsci come accesso riservato esclusivamente al personale dipendente e il portone del centro trasfusionale come percorso riservato e tutelato per i donatori di sangue.
Non cambiano, invece, le modalità di accesso carrabile al presidio ospedaliero: ingresso da via Gramsci (per autorizzati con consuete limitazioni) e uscita da Via della Meridiana.
Riunione con i sindaci
Questa mattina nella sede direzionale di via Cocchi si è svolta una riunione tra la Direzione dell’Asl, insieme ad alcuni componenti dell’unità di crisi aziendale, con tutti i sindaci del territorio.
Nel corso dell’incontro l’Asl ha fatto il punto della situazione ed ha illustrato le misure di prevenzione adottate per il Coronavirus “Covid-19”.
Tra gli argomenti affrontati le necessarie limitazioni all’accesso alle strutture ospedaliere e territoriali più frequentate dai cittadini (come cup, centri prelievo, sale d’attesa radiologiche etc) ed i percorsi in atto, che prevedono una stretta collaborazione tra Azienda sanitaria e Amministrazioni comunali, che hanno come primi riferimenti territoriali le Zone Distretto e le strutture di Igiene e sanità pubblica.
Le telefonate al numero Asl per le segnalazioni
Solo nella giornata di lunedì 24 febbraio sono arrivate 158 telefonate al numero attivato dalla Asl Toscana nord ovest 050-954444 (attivo dalle 8 alle 20 con personale e dalle 20 alle 8 con segreteria telefonica), a cui rispondono medici della sanità pubblica. Visto il grande numero di telefonate, si sta lavorando per potenziare le linee.
Si ribadisce che tale numero è dedicato solo alla segnalazione obbligatoria di contatti con eventuali casi confermati di “Covid-19” e rientri dalle aree a rischio negli ultimi 14 giorni. Tutte le altre chiamate sono improprie perché intasano le linee, impedendo di trovare libero a chi deve obbligatoriamente telefonare per le segnalazioni.
Per informazioni e chiarimenti si può continuare a fare riferimento al numero verde istituito dalla Regione: 800.556060, opzione 1, attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 15. A questo numero rispondono operatori adeguatamente formati. Sempre per avere informazioni, i cittadini possono rivolgersi al numero verde istituito dal Ministero: 1500, attivo 24 ore su 24.
Richieste e segnalazioni continuano ad arrivare anche alla casella di posta elettronica attivata dalla Asl Toscana nord ovest rientrocina@uslnordovest.toscana.it. E' sempre disponibile su tutto il territorio aziendale un servizio di interpretariato, in urgenza, grazie a mediatori di lingua cinese.
Le raccomandazioni alla cittadinanza
Resta confermata la raccomandazione a tutte le persone che manifestano sintomi influenzali di rimanere a casa e consultarsi con il proprio medico curante. Chi, tra questi, deve effettuare prestazioni ambulatoriali non urgenti può rinunciare alla visita o all'esame senza il pagamento di alcuna penalità per la mancata disdetta. Da evidenziare inoltre che il Dipartimento della Prevenzione ha preparato un vademecum, con tutte le indicazioni da seguire e le basilari regole d’igiene da adottare, per le persone sottoposte a permanenza domiciliare fiduciaria.
Fonte: Asl Nord Ovest
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