In ogni diocesi toscana una persona preparata per accogliere le segnalazioni e le denunce di abusi: un centro di ascolto, una linea telefonica dedicata, un indirizzo di posta elettronica. È quanto annuncia l'arcivescovo di Firenze e presidente della Conferenza episcopale toscana, cardinale Giuseppe Betori, intervenendo a una giornata di formazione nell'ambito del 'Servizio regionale per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili'.
"La sfida più importante è quella di mettere le persone che sono state e sono vittime di abusi al primo posto: accoglierle, ascoltarle, sostenerle e proteggerle. In ogni diocesi ci sarà un 'luogo riservato' dove poter incontrare chi è 'sopravvissuto' a tali gravissimi fatti e dare aiuto, dare risposte chiare e immediate, e trasparenti, in modo da permettere una corretta individuazione degli autori di questi terribili reati, evitandone la reiterazione e accedendo in tempi rapidi ai percorsi di giustizia adeguati", queste le sue parole.
Durante l'evento il cardinale ha evidenziato anche la necessità di attuare la più ampia collaborazione con l'autorità giudiziaria, come indicato da Papa Francesco e dalle Linee guida della Cei: "Un cammino che impegna la Chiesa anche nella leale collaborazione con la giustizia dello Stato".
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