Lift, Grieco a Arezzo: "Investiti 61 milioni"

Nel sistema regionale di educazione, istruzione e formazione, dal 2015 al 2019, la Regione Toscana, nel territorio provinciale di Arezzo, ha investito ben 61 milioni di euro, di cui 25 milioni per l’edilizia scolastica, 20 per la formazione e 16 milioni per interventi di educazione e di diritto allo studio.

Questi dati sono stati comunicati nella mattinata di oggi, venerdì 21 febbraio, dall’assessore a Lavoro, formazione ed istruzione della Regione Toscana, Cristina Grieco, nel corso della presentazione del modello toscano Lift svolto nella Sala conferenze dell’Itis Galilei dove ha fatto tappa il “tour” teso a far conoscere le politiche regionali della formazione e dell’occupazione ed i risultati ottenuti.

Con l’assessore Grieco erano presenti i direttori regionali Francesca Giovani e Paolo Baldi, a capo rispettivamente del Lavoro e della Formazione ed istruzione, oltre a Nicola Sciclone, ricercatore dell’Irpet.

“Il tasso di disoccupazione è in lieve flessione ma anche in questo territorio c’è bisogno di continuare ad investire come si è fatto in questi anni per la costruzione della infrastruttura formativa e per le politiche del lavoro”, ha affermato l’assessore regionale Grieco. Che ha aggiunto: “Proprio nella realtà aretina, da Montevarchi a San Giovanni Valdarno, da Sansepolcro ad Arezzo, ci sono stati risultati importanti connessi al piano integrato per l’occupazione, piano che, prevedendo sussidi di cinquecento euro al mese per sei mesi a chi usufruiva della misura tesa all’inserimento nel mondo del lavoro, è stato una sorta di precursore del reddito di cittadinanza. Grazie ad esso, in questo territorio, sono stati avviati progetti importanti e molti uomini e molte donne sono tornate nel mondo del lavoro”.

Quello provinciale di Arezzo è uno dei sistemi locali che, pur differenziato al suo interno, ha mantenuto, se non addirittura rafforzato, il proprio livello, con tassi di occupazione in linea o superiori al dato regionale. Il quadro che lo caratterizza è quello di un territorio economicamente forte o quantomeno non in crisi.

“Questo territorio ha caratteristiche peculiari che lo differenziano dal resto della Toscana”, ha precisato l’assessore Grieco. “E’ un territorio a vocazione manifatturiera, non debole, che ha una capacità economica e produttiva importante, dove l’industria orafa da una parte, l’artigianato dall’altra, sono i settori più importanti, settori trainanti che possono essere i volani del rilancio economico”.

Per quanto riguarda gli investimenti della Regione nel loro complesso, l’assessore regionale ha precisato: “L’investimento più consistente lo abbiamo destinato all’edilizia scolastica, ma cifre decisamente importanti sono state impegnate anche nella formazione, nell’educazione e nel diritto allo studio”.

Per quanto concerne la formazione, dopo aver ricordato che l’infrastruttura formativa toscana si fonda su quattro pilastri, ovvero orientamento al risultato, alleanze formative con le imprese, filiere strategiche e programmazione regionale, l’assessore Grieco ha sottolineato che nel territorio provinciale di Arezzo, nel corso della legislatura ormai in fase di conclusione, 19 mila cittadini hanno partecipato ai percorsi e agli interventi formativi individuali finanziati dalla Regione e che i tassi di inserimento occupazionale dei formati sono decisamente alti. Si va infatti dal 65 per cento per i corsi di formazione per disoccupati fino all’85 per cento dei percorsi Its. La formazione finanziata dalla Regione, secondo gli intendimenti, risponde ai fabbisogni delle imprese ed include sempre, nella forma dello stage, un contatto concreto con il mondo del lavoro e un periodo di apprendimento fondato sul lavoro. Anche per questo, chi frequenta i corsi di formazione è avvantaggiato, nella ricerca di un’occupazione.

“Positivi sono i risultati ottenuti dai centri per l’impiego del territorio”, ha concluso l’assessore Grieco. Che ha evidenziato: “Il modello toscano Lift, come nel resto del territorio regionale, anche ad Arezzo si pone come obiettivo di far ripartire l’ascensore sociale. Su questo noi puntiamo per collegare sempre di più il mondo della scuola a quello del lavoro e per creare occupazione a favore dei giovani”.

Fonte: Regione Toscana - Ufficio stampa

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