I numeri di Confcommercio: “Pisa è viva, ma bisogna lavorare ancora”

“Pisa rappresenta un'eccezione rispetto alla tendenza nazionale, ma c'è ben poco da festeggiare. Anche se i numeri tracciano un bilancio positivo riguardo alle aperture di negozi al dettaglio, alberghi, bar e ristoranti, sono tante le questioni da risolvere nel centro storico di Pisa”. Il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli commenta così i dati dell'Ufficio Studi Confcommercio sulla “Demografia d'impresa delle città italiane”, che fotografano un calo diffuso delle attività commerciali al dettaglio in tutto il Paese negli ultimi 11 anni. In questo contesto Pisa va in controtendenza riguardo alle aperture nel centro storico, dove al 31 dicembre 2019 si registrano 12 negozi in più rispetto al 2008. La città della Torre è l'unica in Toscana, oltre a Grosseto, ad avere un saldo positivo nel centro storico, mentre il dato che la accomuna agli altri capoluoghi del territorio è rappresentato dalla chiusura delle attività commerciali nelle aree più periferiche. In 11 anni Pisa ha perso 51 attività commerciali lontano dal centro, passando dalle 1129 del 2008 alle 1078 del 2019. Positivi invece i numeri di alberghi, ristoranti e bar, aumentati sia all'interno del centro storico (174 in totale contro i 112 del 2008) che fuori (complessivamente 888 contro i 651 del 2019).

“Questi dati confermano che Pisa è una città vivace e vitale, dove commercianti e imprenditori dimostrano continuamente grande voglia e capacità di fare impresa e mettersi in gioco” afferma Pieragnoli. “I numeri però non devono nascondere i fattori più critici, come la perdita di molti negozi storici di vicinato, che non vengono sostituiti adeguatamente da attività dello stesso livello. Il tessuto commerciale pisano deve alzare l'asticella della qualità, e il nostro impegno e il nostro sostegno va proprio in direzione delle attività e negozi di vicinato che garantiscono una riqualificazione del commercio cittadino”.

“Per questo – prosegue il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa – serve un concreto piano di sostegno alle attività, oltre a interventi che contribuirebbero a dare nuovo slancio e impulso al commercio in modo decisivo, come la creazione di nuove aree per il parcheggio, la sperimentazione della sosta di cortesia, oltre alla revisione degli orari d'accesso alla Ztl e l'accesso ai Lungarni nel periodo estivo. Queste misure varrebbero più di ogni numero per i commercianti di Pisa”.

Fonte: Confcommercio Pisa - Ufficio stampa

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