“Speronata” da un pluripregiudicato su di una moto non assicurata, da quasi tre anni e mezzo sta lottando, sostenuta da Studio3A, per ottenere il risarcimento dovuto. E non si parla di milioni ma di qualche migliaio di euro. L’ennesimo caso di “mala assicurazione” legato al Fondo Vittime della Strada arriva da Firenze: vittima una oggi trentanovenne fiorentina.
La donna, il 21 settembre 2016, alle 21, sta percorrendo con una Chevrolet Spark via Baccio da Montelupo e, giunta all’incrocio con via Livorno, inizia la manovra di svolta a sinistra azionando regolarmente la freccia, quando viene centrata da una Yamaha che sopraggiunge alla sue spalle a velocità sostenuta e in fase di sciagurato sorpasso di un altro mezzo all’altezza di un’intersezione.
Per fortuna l’incidente non procura lesioni gravi alle persone coinvolte, ma la trentanovenne riporta comunque delle ferite, in particolare alla spalla, per le quali dovrà ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio, dove le prescriveranno alcuni giorni di prognosi: la moto, infatti, ha colpito la sua auto proprio dal lato conducente.
Al momento di effettuare lo scambio di generalità, però, il motociclista si rifiuta di dare le proprie, così come di compilare il modello di constatazione amichevole e di fornire i dati dell’assicurazione: si scoprirà poi che il soggetto, oggi 28 anni, di origini peruviane ma domiciliato a Firenze, “vanta” una lunga sfilza di precedenti penali, soprattutto per furto, e che è stato anche in carcere.
L’automobilista tuttavia non demorde, riesce a incontrare il centauro accompagnata da due testimoni che hanno visto l’incidente e confermano in toto la dinamica: il ventottenne allora ammette le sue responsabilità, ma rivela che la moto è sprovvista di copertura assicurativa. Un gran bel problema.
A quel punto la signora si vede costretta a sporgere denuncia presso la Procura di Firenze e, per essere assistita, attraverso la consulente personale dott.ssa Sara Donati, si affida a Studio3A-Valore S.p.A., che si rivolge subito al Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada, l’organismo statale gestito dalla Consap istituito appositamente per tutelare quanti rimangano coinvolti in incidenti con veicoli non identificati o non assicurati, e finanziato da tutti coloro che pagano regolarmente l’assicurazione: l’8% del premio viene appunto destinato al Fondo.
Le sue procedure, però, sono notoriamente lente e farraginose, perché ci si deve confrontare prima con la compagnia di assicurazione mandataria, diversa da regione a regione, e poi il tutto va autorizzato da Consap. Sta di fatto che, pur trattandosi di una cifra di entità contenuta, qualche migliaio di euro tra i danni materiali alle vettura e quelli fisici, da tre anni si sta andando avanti tra dinieghi, palleggiamenti, richieste di integrazione di documenti e quant’altro.
Nel marzo 2019, un anno fa, Studio3A, appena acquisito, ha trasmesso subito anche l’intero fascicolo penale a carico del motociclista: la querela infatti ha fatto il suo corso, e il Pubblico Ministero della Procura di Fiorenze, dott. Giovanni Solinas, ha disposto la citazione dell’imputato avanti il Giudice di pace per il reato di lesioni personali colpose procurate “per colpa consistita in negligenza, imprudenza, imperizia e inosservanza della norme della disciplina stradale, con particolare riferimento al tentato sorpasso in presenza di un incrocio e senza il rispetto della distanza di sicurezza del veicolo precedente”, recita il provvedimento, in cui viene dunque confermata la esclusiva responsabilità del ventottenne pregiudicato peruviano nel sinistro. Ma al Fondo Vittime neanche questo è bastato.
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