Nella giornata di venerdì 14 febbraio con un referendum che ha coinvolto l’70,7% dei 3.145 lavoratori e il voto favorevole del 71,3% è stata approvata l’ipotesi di accordo. Questo ha consentito nei giorni scorsi di sciogliere la riserva e rendere valido l’accordo aziendale sottoscritto da Fim-Fiom-Uilm e dalle loro Rsu in data 23.1.2020. L’accordo è stato sostenuto dall’83% degli oltre 52 rappresentanti sindacali del gruppo Piaggio.
Dopo oltre 10 anni siamo riusciti a conquistare un contratto aziendale molto positivo sia sul piano economico che normativo. In questo accordo non solo abbiamo raddoppiato il premio di risultato, ma abbiamo affrontato il tema occupazionale con l’obiettivo di rendere stabili i contratti a Part-time Verticali presenti in azienda, rafforzato il diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato dei contratti a tempo determinato e in somministrazione e individuato il percorso per possibili soluzioni contrattuali per superare i vincoli determinati dal decreto dignità nei rinnovi dei contratti a tempo determinato.
Dal 2009 ad oggi in un contesto di settore che ha visto il crollo del 50% del mercato, la nostra azione sindacale ha cercato di evitare licenziamenti unilaterali facendo contratti di solidarietà e di cassintegrazione, e nello stesso tempo ha impegnato con accordi sindacali l’azienda Piaggio a stabilizzare con contratto a tempo indeterminato oltre 580 lavoratori. Accordi sottoscritti da Fim-Fiom-Uilm e contrastati sistematicamente e mai sottoscritti dall’Usb.
Nell’accordo aziendale recentemente sottoscritto si completerà in tempi brevi e comunque entro il 31.12.2021, la stabilizzazione a full-time degli ultimi 65 contratti a part-time verticale ancora in forza. Era l’impegno che abbiamo preso con i lavoratori di Pontedera alla presentazione della piattaforma.
Durante la trattativa abbiamo poi affrontato il problema che si è determinato per un gruppo di circa 40 ex lavoratrici e lavoratori di Piaggio, che negli ultimi 10 anni per brevi periodi a tempo determinato e in molti casi in maniera saltuaria avevano lavorato in Piaggio. Verificata l’impossibilità di assunzioni a tempo indeterminato, le restrizioni imposte dal decreto dignità dal 2018 hanno impedito la possibilità di rinnovo a termine da parte aziendale.
Quest’ultimo è un problema che si è presentato in moltissime realtà e come sindacato abbiamo denunciato questo effetto di precarietà diffusa determinata dal decreto dignità. A tal proposito invitiamo i politici ad intervenire in parlamento per modificare questa legge che loro stessi hanno votato.
Come abbiamo ribadito anche nelle assemblee di illustrazione dell’ipotesi di accordo aziendale, il percorso per individuare una soluzione positiva per i lavoratori e le lavoratrici degli ex contratti a termine è scritta nel contratto aziendale, dove è prevista la possibilità d’individuare un dettato normativo contrattuale, possibile attualmente solo a livello locale, che consenta l’impiego di forme flessibili di lavoro.
Per questo motivo, dopo l’approvazione con il referendum, abbiamo avanzato richiesta d’incontro alla direzione di Pontedera, in base a quanto previsto dall’accordo aziendale per individuare possibili soluzioni positive che consentano di superare le restrizioni imposte dal decreto dignità nell’assunzione degli ex CTD. Ci aspettiamo nei prossimi giorni la data di convocazione.
Segreterie Provinciali Pisa FIM-FIOM-UILM
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