Nardini (Pd): "Le aziende di questo settore sono state una vera e propria avanguardia nell'economia circolare"
"A Milano a Lineapelle, la fiera internazionale più importante del settore, ho incontrato insieme agli amministratori locali del Comprensorio del Cuoio, numerosi imprenditori e molte realtà del settore conciario, che rappresentano una vera e propria eccellenza e uno dei comparti economici più significativi per il nostro territorio e per la Toscana".
Così dichiara la Consigliera Regionale Alessandra Nardini (PD), oggi presente a Milano per Lineapelle, che prosegue: "Le aziende di questo settore hanno saputo coniugare lavoro, ricerca, innovazione e sviluppo sostenibile e sono state una vera e propria avanguardia nell'economia circolare.
Accompagnata dai rappresentati del Consorzio Conciatori e dell'Associazione Conciatori, ho potuto vedere e toccare prodotti meravigliosi, frutto di passione e duro lavoro, che meritano da parte delle istituzioni un impegno netto a sostenere le attività del settore e a favorire nuovi insediamenti".
Pieroni: "Contesto internazionale non favorevole, ma le aziende continuano a scommettere sul futuro"
Le sfide del settore conciario passa dall’innovazione tecnologica, dunque da una saldatura stretta tra impresa e ricerca – afferma il consigliere regionale Andrea Pieroni, in visita a Linea Pelle 2020 a Milano, insieme agli amministratori e agli imprenditori del Comprensorio –. Nonostante il contesto internazionale di quest’anno non sia favorevole le aziende sono presenti in gran numero a questa edizione e, con nuove proposte, stanno continuando a scommettere sul futuro. L’attenzione delle firme e dei brand della moda più quotati sono sempre alte. Le criticità che si presentano non sono banali ma le aziende stanno tirando fuori le migliori energie per superare la crisi, come è già accaduto in passato.
La sfida tecnologica, dell’industria 4.0 e della formazione, saranno determinanti per proseguire quel cammino di sviluppo che ha caratterizzato fino ad oggi il settore, grazie ad una visione comune che ha visto protagonisti amministratori, imprenditori e sindacati. La questione del ricambio generazionale dovrà essere affrontata con un adeguato apporto di formazione almeno dalle scuole superiori. Su questo la Regione Toscana ha investito in questi anni e per il prossimo quinquennio dovrà incrementare gli investimenti, anche con l’aiuto di fondi europei.
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