Jacopo Mazzantini: nella Casa d'angolo del Pd formazione ed apertura

I partecipanti alla Casa d'Angolo

L'angolo è la parte più importante di un edificio, il punto che unisce due lati, quello su cui buona parte del peso poggia. Il Pd proprio sull'angolo ha la propria sede, quello fra due strade che richiamano due personaggi che ne incarnano alcuni dei suoi valori cardine, Mario Fabiani, l'empolese antifascista primo sindaco di Firenze dopo la guerra e il socialista Bruno Buozzi, sindacalista italiano ucciso dai nazisti nel 1944. Ed è proprio evocando questo angolo che il locale Partito democratico ha deciso di sviluppare la propria scuola di formazione politica, un esperimento che ha avuto quest'anno un importante sviluppo con Casa d'angolo. Jacopo Mazzantini, segretario della Federazione Empolese-Valdelsa, ci guida alla sua scoperta

Come nasce la Casa d'angolo?
Da quando sono segretario, autunno del 2017, ho sempre posto particolare attenzione alla formazione. Secondo me la politica necessita di un'adeguata preparazione per poterla affrontare bene ed anche nel Partito questa cosa viene recepita

Un po' in controtendenza rispetto a quanto si assiste negli ultimi anni a livello nazionale
La stagione recente dimostra come sia passato il messaggio che si poteva anche fare politica improvvisando, ma ora è evidente come questo non sia vero e che, al contrario, serva una formazione adeguata a quelle che sono le nuove esigenze del mondo attuale

Come avete sviluppato questo concetto?
Decisi di assegnare una delega ad hoc sulla formazione all'interno della segreteria a Giorgio Benassi e già da due anni facciamo corsi di formazione

Cosa c'è di nuovo nella Casa d'angolo?
Prima era pensato per i neo eletti in Consiglio comunale ed era articolato in serate a tema sulla materia amministrativa, sul bilancio, sull'urbanistica o l'Unione dei Comuni. Poi abbiamo notato che la fascia dei più giovani stentava a partecipare

E cosa avete deciso?
Ne ho parlato anche con Lorenzo Cei che è il segretario empolese col quale ho un confronto continuo ed anche lui mi confermò che stava pensando a qualcosa di diverso per migliorare i cicli formativi rendendoli più attraenti. Decidemmo così di lavorare a livello di area coinvolgendo anche altri soggetti

Cosa è cambiato?
Si pensò di puntare sui giovani proponendo materie che fossero più di interesse per loro, i temi che fanno parte della politica di oggi. Parlo di social, comunicazione, sondaggistica, fund raising, materie che fossero attrattive e suscitassero curiosità. Abbiamo iniziato a contattare relatori adatti dando così vita ad una vera e propria scuola

La risposta è stata buona?
Molto, abbiamo dovuto chiudere le iscrizioni visto che i relatori ci consigliarono di creare una sorta di classe non troppo vasta per lavorare bene e fare anche interazione fra studenti e professori, far sì che ci fosse uno scambio. Ne è nato un laboratorio che riconcilia con la politica

Sensazione sui ragazzi?
Sono straordinari per puntualità, serietà ed attenzione. Poi abbiamo provato anche a stimolarli

Come?
Attraverso una sana competizione. La scuola si tiene per quattro fine settimana il sabato pomeriggio e la domenica mattina ed alla fine di ogni modulo vine proposto un test di dieci domande a scelta multipla che correggiamo sul posto. Alla fine i migliori tre andranno a Bruxelles spesati per visitare le istituzioni europee, incontrare i nostri parlamentari e scoprire questa Europa che sui giovani ha molta presa

Quanti sono i partecipanti?
In tutto 22, 12 uomini e 10 donne

Fascia di età?
Dai 18 ai 30, la media è 22

Serve la tessera del Pd?
No, ma diamo per scontato che siano persone vicine ai nostri valori. Da parte nostra non c'è volontà di escludere nessuno ma, anzi, di aprirci provando ad attrarre più persone possibile

In questo simile alla filosofia del Dem festival
Assolutamente si, del resto il Pd nasce per questo, per aprirsi ed essere inclusivo

Sarete contenti della Casa d'angolo se?
Siamo già contenti perchè vediamo la risposta dei ragazzi in termini di apprendimento e divertimento, si vede che vengono volentieri. Abbiamo dato loro anche la felpa che crea identità e poi anche perchè facciamo le cose per bene, ma senza prenderci troppo sul serio

Avete coinvolto i vostri amministratori?
In passato sì, amministratori e dirigenti, stavolta solo professionisti delle diverse materie

Casa d'Angolo a parte, come sta il Pd dell'Empolese-Valdelsa?
Naturalmente sono di parte, ma mi pare che stia molto bene e l'ultima tornata elettorale amministrativa con undici sindaci eletti su undici nel momento più difficile del dopoguerra mi pare lo dimostri. Abbiamo sempre saputo non prendere sottogamba i momenti difficili restando in contatto col territorio e recependone le istanze anche critiche e gli elettori hanno continuato a considerarci la migliore proposta di governo

Anche con una situazione del partito nazionale non facile
Il divario fra il dato europeo ed amministrativo del Pd è significativo in tal senso

A maggio le regionali, pronti?
Un'altra bella sfida da non pendere sottogamba. Non dobbiamo mai dare niente per scontato e proporre all'elettorato le nostre idee per la Toscana del domani. Noi, nell'Empolese-Valdelsa, faremo la nostra parte. Come sempre.

Marco Mainardi

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