“Dobbiamo definire i rapporti tra la Pubblica amministrazione e gli enti del terzo settore nel completo rispetto delle competenze esclusive del legislatore statale. È la sfida con cui ci misuriamo con la legge sul Terzo settore che ci siamo posti l’obiettivo di adottare entro la fine della legislatura”. Lo ha detto il presidente della commissione Affari istituzionali, Giacomo Bugliani, portando i saluti dell’Assemblea Toscana e del presidente Eugenio Giani ai lavori della Conferenza annuale sullo stato delle autonomie sociali in Toscana organizzato da Copas.
Al centro dell’incontro, la riforma normativa che riguarda il Terzo settore, l’adeguamento della legge regionale a quella nazionale e, di conseguenza, la definizione dei nuovi rapporti con la Pubblica amministrazione. Gli strumenti di relazione fra enti del terzo settore e pubblica amministrazione rappresentano, infatti, una delle importanti innovazioni contenute nel Codice del terzo settore, ma la loro concreta applicazione è al centro di un controverso confronto scientifico, giuridico e giurisprudenziale. Copas, con il contributo della scuola superiore Sant’Anna, ha messo al centro della conferenza annuale il tema, a partire dall’esperienza toscana, con l’obiettivo di promuovere una collaborazione fra tutti i soggetti interessati per la valorizzazione e la piena applicazione delle opportunità offerte dalla riforma.
“Fare sistema è una ricchezza per tutti e la collaborazione tra la Pubblica amministrazione e il mondo del Terzo settore deve porsi l’obiettivo di individuare i bisogni e le esigenze della comunità per poter garantire una programmazione degli interventi più aderente a quei bisogni”, ha spiegato la presidente Copas, Eleonora Vanni, introducendo i lavori. Secondo Vanni, serve valorizzare il ruolo del Terzo settore, promuovendo “modalità di coprogrammazione e coprogettazione, e nuove modalità di convenzione e accreditamento”. E proprio questi sono gli elementi cardine della proposta di legge attualmente all’esame della commissione Sanità del Consiglio regionale. “Serve anche – ha aggiunto Vanni – procedere all’armonizzazione della normativa, soprattutto in rapporto con il Codice dei contratti pubblici, che rischia di impattare fortemente sia nei confronti del Terzo settore, sia nei confronti della Pubblica amministrazione”.
Proprio le novità normative nazionali e i problemi interpretativi che si sono aperti anche riguardo all’autonomia regionale sono stati analizzati in uno studio condotto dalla Scuola superiore Sant’Anna di Pisa e illustrati da Luca Gori, dell’Istituto di Diritto, politica e sviluppo del Sant’Anna.
I lavori della Conferenza annuale del Copas proseguiranno nel corso del pomeriggio con una tavola rotonda con Katia Orlandi,vicepresidente Copas; Stefania Saccardi, assessore regionale al Diritto alla salute; Stefano Scaramelli, presidente della commissione Sanità; Alessandro Lombardi, direttore generale del terzo settore ministero del Lavoro; Luciano Gallo, Anci; Emanuele Rossi, Istituto di Diritto, politica e sviluppo del Sant’Anna; Anna Maria Celesti, vicesindaco del Comune di Pistoia e responsabile Welfare Anci Toscana; Claudia Fiaschi, portavoce del Forum nazionale terzo settore; Gianni Autorino, Consorzio cooperative sociali Metropoli; Gabriele Danesi, Auser; Clara Cavellini, Centro italiano femminile di Pontremoli; Gianluca Mengozzi, vicepresidente Copas.
Fonte: Toscana Consiglio Regionale
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