In Prima Nazionale, al Teatro Comunale di Santa Maria a Monte, andrà in scena “Non c’è nessuno”, atto unico a quasi sessantadue anni dalla Legge Merlin. Lo spettacolo è in programma alle ore 21 per Venerdì 21 Febbraio e Sabato 22 Febbraio, mentre Domenica 23 Febbraio l’appuntamento è per le 17.
Con Lavinia Ciabattini, la piece è una produzione Teatro di Bo’, con il testo e la regia di Franco Di Corcia Jr e l’assistenza alla regia di Mattia Pagni.
È il 21 Febbraio del 1958, il giorno dopo la promulgazione della Legge Merlin. Ormai è cosa fatta: le “case” sono realmente chiuse. In una di “quelle case” una “signorina” si prepara come se nulla fosse accaduto. La troviamo nella “saletta” in attesa che qualcuno entri. Il tempo è scandito dal suono del campanello che mette in agitazione la “signorina”... che nell’attesa si racconta (dando voce alle altre “signorine” della casa) e per la prima volta si ascolta, si ri-conosce, abbandonando piano piano la maschera della “prostituta” e indossando per la prima volta quella della “donna”.
Più di sei decenni dopo la chiusura delle case di tolleranza e il riconoscimento dello sfruttamento e induzione alla prostituzione come reati penali, il Belpaese non ha ancora risolto il problema. Il dibattito sulla riapertura dei bordelli è ancora attuale. Angelina Merlin è stata la prima donna a sedere nel Senato della Repubblica Italiana, oltre ad essere una delle componenti dell’Assemblea Costituente, grazie alla quale nell’articolo 3 della Costituzione i cittadini sotto tutti uguali ‘senza distinzioni di sesso’. Eppure Angelina 'Lina Merlin, spesso assente nei libri di storia, viene ricordata quasi esclusivamente per la legge che di fatto portò alla chiusura delle 'case di tolleranza' nell'Italia del dopoguerra. E quasi per una sorta di ironia, la norma che porta il nome dell’insegnante partigiana è conosciuta in larga parte per ciò che tolse agli uomini e non per quei benefici che portò alle donne. Oltre a chiudere le case di tolleranza, la legge 75 del 20 febbraio 1958 ha introdotto per la prima volta il reato di sfruttamento, induzione e favoreggiamento alla prostituzione. Fu una vera e propria rivoluzione per l'epoca e furono in molti ad opporsi tanto che, presentata nel 1948, ci vollero ben 10 anni per essere approvata.
Dieci anni di discussioni e controversie che, ancora oggi, di tanto in tanto, riemergono portandosi dietro tutto il loro carico di polemiche.
Il Biglietto intero ha un costo di 10€, mentre il ridotto è di 8€, previsto per i soci di Bo’.
Vietato ai minori di 14 anni. Per un massimo di 50 spettatori a serata.
Per Info e Prenotazioni:
Segreteria Teatro
3711272850
info@teatrodibo.it
Fonte: Ufficio Stampa
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