Taglio dei parlamentari, si mobilita il comitato Empolese Valdelsa: "Vittoria del Sì scontata? Non crediamo"

(foto gonews.it)

Sono passati 15 anni dalla sua nascita ed è tempo di rimettersi al lavoro. Parliamo del Comitato per la difesa della Costituzione Empolese-Valdelsa, nato in vista del referendum promosso dal centrodestra di Berlusconi per la riforma del 2006 e trovatosi 10 anni dopo a contrastare la riforma del Pd guidato da Matteo Renzi. Rimane quasi invariato il logo, con la mano bianca nel cerchio rosso del No, con sopra un emiciclo (a rappresentare il Parlamento) che si spezza. Infatti oggi il quadro è differente: il 29 marzo si andrà a votare per mantenere o rigettare il taglio dei parlamentari voluto dal Movimento 5 Stelle in primis e approvato anche con i voti della maggioranza del governo giallorosso.

Oggi la presentazione delle attività del Comitato, presieduto da Sandra Sani. Il taglio del 37% dei parlamentari (che giungeranno a 400 alla Camera, la metà al Senato) viene visto come “taglio netto e non neutro”, che comporterà “un aumento della distanza tra rappresentati ed elettori, con una proporzione di un deputato ogni 151mila abitanti, la più bassa d’Europa”.

È un vero e proprio attacco alla Costituzione secondo il comitato, che riflette la crisi di fiducia dei cittadini verso le istituzioni e verso la democrazia ma che nasce dall’incapacità del ceto politico di far fronte alla crisi economica, etica, sociale degli ultimi anni.

Addurre come giustificazione il taglio delle spese per i parlamentari viene visto come un paravento: “Si tratterebbe solo di un caffè all’anno per ogni cittadino. La democrazia è un sistema che costa ma che ripaga in termini di partecipazione”.

Inoltre, il taglio dei parlamentari è stato promosso “con slogan, senza spiegare gli effetti reali” di questo cambiamento. Ad esempio, si andrebbero ad alterare gli equilibri per l’elezione del presidente della Repubblica, dando più importanza ai delegati delle Regioni piuttosto che ai parlamentari.

L’importanza della mobilitazione, spiegano dal Comitato, deriva dal fatto che essendo un referendum legato alla modifica della Costituzione, non si necessita di alcun quorum. Per cui varrà l’opzione che ha raccolto più voti: il Sì, per il mantenimento del taglio, o il No, per l’opposizione allo stesso. Il fatto è che i partiti nazionali stanno dando poco peso alla questione, sia per questione di convenienza, sia per infondere i propri sforzi tutti sulle elezioni regionali di maggio. “La vittoria del Sì sembra essere data per scontata, ma noi non vogliamo crederci”, spiega la presidente Sani.

Quest’oggi in municipio a Empoli era presente la rappresentanza di Buongiorno Empoli, ossia i consiglieri comunali Beatrice Cioni e Leonardo Masi. Fanno parte del comitato anche Antonella Bini, Sandra Sani, Antonella Fattori e Tiberio Tanzini.

Tra le prossime iniziative, sabato 29 febbraio a Empoli si terrà la presentazione del libro di Saulle Panizza, docente universitario dell’Università di Pisa, intitolato Tutti i numeri della Costituzione. L’evento sarà svolto all’indomani della riunione dei comitati operativi della Toscana sulle strategie da mettere in atto per promuovere la causa.

La conferenza si è chiusa con un ricordo di don Renzo Fanfani, il ‘prete operaio’ di Avane, primo presidente del comitato fino al 2014. “A chi andava per la Comunione regalava la Costituzione. Diceva che quando non sarebbe bastato il Vangelo,avrebbero dovuto rivolgersi a questo” , ricorda Sani stringendo una copia della Carta firmata proprio da don Fanfani.

Elia Billero

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