Seravezza ha celebrato questa mattina il Giorno del Ricordo con una cerimonia presso il Parco Vittime delle Foibe di via Federigi a Querceta. Con il sindaco Riccardo Tarabella sono intervenuti il presidente del Consiglio comunale Riccardo Biagi, gli assessori Dino Vené e Giacomo Genovesi, i consiglieri Francesca Bonin ed Elena Luisi. Nutrita la rappresentanza delle associazioni combattentistiche, d'arma e del volontariato; presenti gli agenti del comando della Polizia Municipale e il comandante della locale stazione dei Carabinieri luogotenente carica speciale Pino Pigliacelli.
Nel suo intervento, il sindaco Tarabella ha ricordato il significato della ricorrenza, istituita nel 2004 per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Tarabella ha anche citato le parole dei presidenti della Repubblica Ciampi, Napolitano e Mattarella sul valore della memoria ed ha fatto appello affinché, soprattutto fra i giovani, vi sia consapevolezza di quelle tragedie. «Il Ricordo non è tanto per noi, che conosciamo i fatti e, in alcuni casi, che li abbiamo vissuti in prima persona», ha detto il primo cittadino, protagonista con la propria famiglia di una storia di esilio forzato dalla regione istriana. «Il Ricordo è per le future generazioni, che devono sapere e non dimenticare, tanto più oggi che si tornano a registrare fenomeni di negazionismo e vandalismi contro i simboli delle foibe e dell'esodo. Il nostro compito è di farci testimoni e apostoli di questa causa».
La cerimonia ha registrato anche la toccante testimonianza del dottor Francesco Gaspa, che ha tratteggiato la dolorosa vicenda del padre, comandante della stazione Carabinieri di Monfalcone e vittima delle foibe nella zona di Basovizza.
Fonte: Comune di Seravezza - Ufficio stampa
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