Abusi sessuali su bambine e chat con video pedopornografici, arrestati genitori

Un brutto caso di pedopornografia in Toscana ha portato all'arresto di tre persone. Un 40enne di Grosseto, la sua partner di Terni e un'altra donna di Reggio Emilia sono finiti in manette. Le presunte vittime sono entrambe minori di dieci anni.

Le due donne avrebbero commesso abusi sessuali sulle figlie fin dai primi anni di età per produrre foto a carattere pedopornografico. L'uomo, padre di una delle bimbe, sarebbe stato il destinatario delle materiale pedopornografico via WhatsApp e Telegram. Le misure di custodia cautelare sono state emesse dal GIP del Tribunale di Firenze su richiesta della Procura della Repubblica di Firenze e eseguite dalla Polizia di Stato.

Le indagini hanno portato lo scorso agosto a una perquisizione nei confronti dell'uomo, arrestato per aver detenuto e divulgato un ingente quantitativo di materiale pedopornografico. Le indagini hanno accertato l'esistenza su Telegram e WhatsApp di gruppi in cui si condividevano link mega.nz, tutti riconducibili a pedopornografia e immagini/video in chiaro di minori intenti al compimento di atti sessuali.

L’attività investigativa sotto copertura, delegata dalla Procura della Repubblica, ha successivamente consentito di individuare alcuni utenti stranieri. L’analisi forense dei contenuti dei supporti informatici sequestrati ha fatto emergere la condotta delle due donne italiane, arrestate. Entrambe in contatto con il 40enne, per suo conto e su sua istigazione, fino al momento del suo arresto, hanno partecipato con lui a pratiche pedofile e alla produzione di immagini pedopornografiche, abusando loro stesse sessualmente delle proprie figlie sin dalla tenera età.

Le due bambine sono state affidate ai servizi sociali e condotte in luoghi sicuri.

L'orrore: bimba concepita per abusarne

La coppia avrebbe concepito la bimba al solo scopo di abusarne sessualmente. Il gip Di Girolamo, nell'ordinanza scrive che in una chat tra i due emerge come assolutamente verosimile" che la gravidanza sia stata voluta "con il preciso intento di realizzare le fantasie sessuali condivise".

Il gip ha disposto l'arresto della coppia e di una terza persona, una madre di Reggio Emilia.

La polizia postale avrebbe accertato che l'uomo avrebbe abusato della figlia in almeno tre occasioni. La madre della piccola sarebbe sempre stata complice. Tra l'altro la donna gli avrebbe inviato un vademecum per adescare minorenni e, su sua richiesta, gli avrebbe inviato più volte per Whatsapp foto a carattere pedopornografico della bambina.

Anche la donna residente a Reggio Emilia gli avrebbe inviato immagini degli abusi da lei stessa commessi verso sua figlia, in cambio di poche centinaia di euro.

"La vera notizia di oggi - ha dichiarato la dirigente della Polposta Toscana, Barbara Strappato - è che finalmente le due bambine sono al sicuro".

Nel 2006 il 40enne è stato condannato dal tribunale di Grosseto a 1 anno e 6 mesi per pornografia minorile e detenzione di materiale pedopornografico. Il novembre scorso il tribunale di Firenze lo ha condannato con rito abbreviato a 2 anni e 4 mesi per detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico.

Gli accertamenti della Polizia postale proseguono per identificare altre possibili vittime di violenze da parte dell'uomo

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